Per la prima volta, negli ultimi 3 anni, la percentuale degli ottimisti supera quella dei pe simisti: il 53% ritiene che le condizioni dell'eurozona per il 2013 saranno migliori di quelle del 2012, il 39% si aspetta che siano le stesse e solo l'8% che siano peggiori.Il 51% si aspetta migliori condizioni per lo sviluppo del mercato europeo.
Ha contribuito a questo quadro ottimista l'Outright Monetary Transaction (OMT) della BCE, il c.d. piano anti spread che ha ridotto i rischi di una crisi di liquidità.
La crisi non può dirsi superata e permangono significativi rischi, ma la fiducia degli investitori costituisce un segnale forte.Il processo verso il raggiungimento di una più profonda unione economica e monetaria, necessaria per l'affidabilità dell'eurozona nel lungo termine, potrebbe, però, subire rallentamenti nel 2013, per via di una riduzione della volatilità dei mercati, e di altri fattori come quelli politici legati alle elezioni negli stati membri, principalmente quelle in Germania. nel video l'inevitabile strada di una coesione fiscale europea piu' stretta e l'emissione degli euro-bond , processo inevitabile che la germania in primis stà rallentando .... Picinal