L’UVP è nato per ostacolare il potere assoluto di Rollandin e per crearne un altro. Rollandin fra cinque anni conclude il suo terzo mandato quindi, politicamente parlando, sarà fuori, per questo motivo non credo che i progressisti si lasceranno attrarre dalle sirene: avrebbero da guadagnare subito, ma perderebbero consenso nel prossimo giro. Meglio che i consiglieri di oggi rimangano ranocchi per poi trasformarsi negli assessori di domani. L’attesa permetterà loro di fare esperienza e di curare il loro attuale orticello per innaffiare e moltiplicare i voti ricevuti. Viérin, senza Rollandin, potrà un domani prossimo riunificare l’Union e assurgere così alla santità. Inevitabile per lui una valanga di voti e quindi la presidenza, dopotutto avrà solo una quarantina di anni. Con una buona campagna pubblicitaria la riunificazione, che magari coinvolgerà anche una parte alpista, potrà assumere toni da riconquista della Terra santa e il Delfino quello del salvatore della Patria. Sento già la colonna sonora dei Trouveurs.