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Flavio Cattaneo: L’inaugurazione di Sa.pe.i. è il primo tassello del “Progetto Insula”

Creato il 22 marzo 2011 da Apietrarota

Nasce la rete di cavi sottomarini che unisce l’Italia alle sue isole.
I progetti di Terna per unire la penisola italiana e le sue isole principali con una rete di cavi sottomarini tecnologicamente all’avanguardia.

“Il SA.PE.I rappresenta il primo tassello del Progetto Insula, il network di collegamenti sottomarini che Terna prevede di realizzare con l’obiettivo di unire la penisola italiana alle sue principali isole: non solo Sardegna, dunque, ma anche Sicilia e alcune delle minori: Elba, Capri e Ischia”.

Così Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Terna, a margine dell’inaugurazione del cavo dei record SA.PE.I. “L’ammontare complessivo degli investimenti da realizzare è di circa 900 milioni di euro, in linea con il Piano di Sviluppo. Prosegue in tal modo – ha sottolineato Cattaneo – l’impegno di Terna per rafforzare la magliatura di una rete che negli ultimi 15 decenni ha unito l’Italia da nord a sud e che continua ad essere unita anche grazie ai 300 cantieri che già ora sono attivi su tutto il territorio nazionale”.

Flavio Cattaneo: L’inaugurazione di Sa.pe.i. è il primo tassello del “Progetto Insula”
SA.PE.I. (approdo cavo)

Il Progetto Insula mira a rendere più sicuro ed efficiente il sistema elettrico delle isole attraverso un sistema di cavi sottomarini tecnologicamente sofisticati “ad anello”, simile alla magliatura delle reti in linea area sulla terraferma. Oltre al SA.PE.I., gli interventi previsti dal Progetto Insula sono: l’elettrodotto Sorgente-Rizziconi tra Sicilia e Calabria, i collegamenti con l’isola d’Elba e con le isole campane e il SA.CO.I tra Sardegna, Corsica e Penisola Italiana.

L’AD Terna Flavio Cattaneo è poi tornato sul SA.PE.I., che ha definito “il punto di arrivo di un percorso di forte accelerazione per lo sviluppo della rete elettrica nazionale per il quale Terna ha investito dal 2005 ad oggi 4 miliardi di euro, il quadruplo di quanto era stato investito nei cinque anni precedenti. Un impegno – ha concluso Cattaneo – che si è tradotto in 2.200 chilometri di nuove linee elettriche realizzate, valore 10 volte superiore ai 220 chilometri costruiti nel 2005, e che ha permesso di recuperare il gap che vedeva l’Italia tra i Paesi a minor intensità di sviluppo delle reti ad alta tensione”.

(Fonte: Terna WebMagazine)

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