Mariangela Maritato
Si sono svolte mercoledì 18 e martedì 24 gennaio presso il tribunale di Rossano Calabro (Cosenza) le udienza del processo Flesh Market (Il mercato della carne) che vede coinvolte 4 sorelle, due delle quali minorenni (parti civili danneggiate dal reato) costrette negli anni a vendere il proprio corpo e a girare video hard con i loro aguzzini poi utilizzati a scopo di estorsione.
Le due ragazze sono state ritenute in grado di testimoniare e raccontare al giudice monocratico del Tribunale di Rossano Maria Vallefuoco come negli anni siano stata vittima di un pregiudicato sessantottenne che rimarrà dietro le sbarre fino alla fine del procedimento che vede imputati sette dei ventidue arrestati nel giugno 2011 nell'ambito dell'inchiesta per sfruttamento di prostituzione minorile.
Giuseppe Russo ha avvicinato Grazia per la prima volta all'uscita della scuola media di Corigliano Calabro.
Una bambina già sviluppata per la sua età in grado di attirare i suoi sguardi indiscreti.
Una volta in auto, il pregiudicato si è appartato con lei e l'ha violentata. Era vergine e la sua stessa felpa è stata utilizzata per pulire il sangue. Da allora le violenze si sono perpetuate presso l'abitazione del boia, temuto e riverito in paese.
Grazia non gli bastava. Buttò gli occhi anche su sua sorella Iolanda. E poi Luana e Vanessa.
Nacque una bambina. Lui non la riconobbe mai ma lei giura che si tratta di sua figlia. Oggi la vede ogni tanto. La paura di denunciare e di parlare è sempre stata tanta.
Russo era diventato negli anni il suo amante, padre e padrone. Il suo vero papà è sempre stato assente. La madre presa dal lavoro.
A casa di Russo arrivarono negli anni commercianti, professionisti, medici, imprenditori, politici. Tutti invitati al mercato della carne, che avrebbe avuto a breve riscontri inattesi.
Il primo arrestato nell'ambito dell'operazione condotta dai Carabinieri di Corigliano Calabro si chiama Pietro Berardi, transessuale locale che con i filmati che negli anni vennero girati "a porte chiuse" aveva pensato di ricattare i clienti.
Nel racconto di Grazia, Berardi, alias "Pierina", l'ha fatta prostituire con almeno 300 persone dell'hinterland rossanese e coriglianese.
Quasi tutti di età compresa tra i 50 e i 70 anni, solo alcuni dei clienti sono accusati a vario titolo di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile.
E lei oggi, a ventidue anni, riesce a stento a parlare. Fuma una sigaretta dopo l'altra. Chiede più volte di bere un bicchiere d'acqua.