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Flesh Market, rito abbreviato: 4 condanne, 2 assoluzioni

Creato il 24 marzo 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
di Mariangela Maritato 
Flesh  Market, rito abbreviato: 4 condanne, 2 assoluzioniGiustizia a metà. Dichiarazioni di minori riconosciute attendibili e, contemporaneamente, crollo del quadro accusatorio impostato sulle rivelazioni di una delle ragazzine sfruttate ed abusate. Il gup distrettuale di Catanzaro Emma Sonni ha condannato quattro dei sei imputati coinvolti nel primo filone dell’inchiesta Flesh Market (Mercato della Carne) al termine del rito abbreviato del processo incardinato contro il giro di prostituzione minorile nella Sibaritide (Corigliano Calabro). 
L’accusa è di aver mantenuto rapporti con alcune ragazzine costrette a vendere il proprio corpo. Si tratta di Pietro Berardi (detto Pierina), Pasqualino Foglia, Vittorio Carcione e Antonio Coschignano. 
Assolti invece Giuseppe La Pietra e Gianfranco Curcio, nonostante le richieste di condanna avanzate per tutti. Le motivazioni della sentenza saranno depositate il prossimo 23 aprile. 
 L’altro gruppo di imputati (sono in totale 21) tra i quali figura l’ex vicesinadco della cittadina ionica Italo La Pera, sarà invece giudicato con rito ordinario. 
Flesh  Market, rito abbreviato: 4 condanne, 2 assoluzioniPietro Berardi, detenuto nel carcere di Potenza, è stato riconosciuto nella giornata di ieri colpevole del reato di sfruttamento, favoreggiamento ed induzione della prostituzione minorile ed è stato perciò condannato a cinque anni di prigione e a 14 mila euro di multa, mentre è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale ai danni di una delle baby squillo. 
 Condanna per atti sessuali a pagamento con una minore, a otto mesi di reclusione e 3600 euro di multa per Pasqualino Foglia, assolto a sua volta dall’accusa di rapporti sessuali con un’altra ragazzina (la richiesta dell’accusa era di 2 anni e 8 mesi). 
Dieci mesi e 4 mila euro di ammenda di contro ai 2 anni richiesti dal gup per aver consumato rapporti pedofili per il medico Vittorio Carcione e Antonio Coschignano. 
Via libera invece per Giuseppe La Pietra (difeso dall’avvocato Giovanni Zagarese, era stati richiesti per lui 4 anni per favoreggiamento) assolto perché il fatto non sussiste e per Gianfranco Curcio: non avrebbe consumato rapporti pedofili con la baby-squillo: erano stati chiesti per lui 1 anno e 4 mesi di reclusione. 
 Nonostante la richiesta di condanna per tutti gli imputati avanzata dal giudice (l’udienza si è aperta con la replica alle arringhe degli avvocati difensori da parte del pubblico ministero Emanuela Costa) è venuto meno il quadro accusatorio impostato sulle dichiarazioni di una delle due ragazzine, seppur nel riconoscimento da parte della corte del perverso mercato del sesso che si era venuto a creare tra Corigliano Calabro, Rossano, Mirto Crosia, Cosenza. 
 Flesh  Market, rito abbreviato: 4 condanne, 2 assoluzioniE’ stata infatti accolta in pieno solo la richiesta di condanna avanzata contro il transessuale Berardi (5 anni) che svolgeva il ruolo di tramite e gestiva il “trattamento economico” mentre così non è stato per gli altri. 
La più piccola delle sorelle (sfruttata e violentata dall’età di 13 anni) coinvolte nel mercato che le avrebbe portate, in una notevole situazione di disagio sociale, economico e culturale, a consumare rapporti sessuali con 300 persone diverse per cifre irrisorie (dai 20 ai 25 euro a prestazione) ha infatti descritto in sede tribunale gli episodi che l’hanno vista vittima nei minimi particolari. “Io e la mia famiglia vogliano che queste persone paghino” aveva dichiarato. 
“Noi siamo ragazzine, i porci devono vergognarsi”.

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