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Fliz, nuovo sul Web ! lo slogan "cercare casa sapendo cosa c’è intorno"

Creato il 28 dicembre 2011 da Maurizio Picinali @blogagenzie

Cercare casa è una di quelle operazioni che oramai si fanno online. Benché siano tutti diversi, un sito vale più o meno l’altro, tanto che di solito le ricerche non sono limite a un paio di siti, ma spaziano fra diversi. Per questo Riccardo Zilli ha deciso di lanciare in Italia Fliz, un sito che come servizio fornisce le informazioni legate al contesto in cui si trova la casa a cui siamo interessati. Dal verde alle strutture pubbliche ai centri commerciali, farmacie, asili e scuole. Fliz, nuovo slogan “L’idea mi è venuta due anni e mezzo fa", racconta a Wired.it, "ma ci sto lavorando a tempo pieno solo da sei mesi”. Il team full time di Fliz è completato da Marco San Giovanni e Cristiano Pellegrino. Il progetto è stato lanciato in beta privata a luglio e dal 25 novembre è in beta pubblica. Zilli, 30 anni, è laureato in Urbanistica. Fliz è stata finanziata da privati per circa 50 mila euro e ha poi vinto un Bando della Camera di commercio per altri 23 mila euro. Gli stessi investitori stanno ora trattando un secondo round di investimento.

Come ti è venuta l’idea?

“Lavoravo sui bandi dei costruttori edili e progetti legati a mappe territoriali georeferenziate. Fliz è nato per estrarre dati e organizzarli inizialmente per le associazioni di costruttori”.

E com’è diventato quello che è oggi?

“L’idea viene dall’esigenza di creare un portale immobiliare diverso da quelli che ci sono sul mercato, che in Italia è molto diverso dal resto del mondo. Da noi gli agenti fanno fatica a descriverti la zona dove si trova la casa che ti propongono. A Londra, per esempio, quando compri casa ti viene dato un dossier su come cambierà il posto dove andrai ad abitare nei successivi 30 anni. E questo ti aiuta a valutare l’investimento”.

Come funziona Fliz?

“Lavoriamo su un database spaziale abbastanza evoluto e un sistema georeferenziato in grado di estrarre i dati legati al contesto quando vengono richieste informazioni su un immobile. Abbiamo già creato un catalogo di dati su Milano e presto faremo lo stesso per altre città. Prendiamo alcuni dati da istituzioni come il Ministero dell’Istruzione o dai database delle Regioni, altri li recuperiamo tramite Google, ma li dobbiamo riscrivere. Il prossimo passo sarà Torino, dove gli open data sono già una realtà. E nel giro di un mese arriveremo a Roma. Gli annunci delle case in vendita arrivano invece dai principali servizi gestionali immobiliari, che sono soggetto terzi fra portali e agenzie con la funzione di raccogliere i dati”.

Qual è il vostro modello di business?

“Fino ad aprile offriremo il servizio gratuitamente. Da maggio cominceremo a vendere alle agenzie la pubblicazione a un prezzo più basso degli altri portali di annunci. Abbiamo sviluppato anche un’applicazione per Facebook che vendiamo alle agenzie per pubblicare gli annunci Visto che si tratta di un servizio che produce molte pagine viste inseriremo la pubblicità e lavoreremo a un sistema che consenta alle agenzie di pubblicizzare i propri immobili. Punteremo sugli utenti per attrarre le agenzie: al momento ne abbiamo 450 registrare sul sito”.
Che obiettivi avete?

“Nella seconda parte del 2012 vogliamo arrivare a vendere il nostro servizio a 400 agenzie. Poi cercheremo qualche investimento per scalare. Per fine 2012 puntiamo a 100 mila euro di revenue, per l’anno successivo a 500 mila euro. Pensiamo di poter scalare in Europa con un investimento da mezzo milione di euro. Negli Usa invece il mercato è molto più abituato a questo tipo di cultura e ci sono player inarrivabili”.

Un ultima cosa: che significa Fliz?

“Niente. È un nome breve e facile da ricordare”.
tratto da wird 27 dicembre 2011


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