“Il punto – dice Scalorino – è che la vicenda è stata gestita come una semplice ratifica tecnica consequenziale al parere favorevole rilasciato dall’Arpa. È stato sottovalutato il ruolo della politica, che invece è fondamentale in casi come questo in cui le scelte coinvolgono direttamente i cittadini. Anche perché esiste un regolamento comunale sulle antenne che io stesso ho voluto e fatto approvare quando ero consigliere comunale. Questo vi dimostra quanto io abbia a cuore la questione. Sappiate, tra l’altro, che la scuola che si trova sotto quella antenna – continua Scalorino – è frequentata anche da mia figlia e non dai figli di chi ha interesse e di certi mistificatori di professione. Quindi la vicenda mi coinvolge anche da genitore oltre che da sindaco. Ciò che mi rammarica è che, negli anni passati, il territorio è stato costellato di antenne e, mentre proprio io sollevavo il problema e scrivevo il regolamento, tutti zitti… non ne sapeva nessuno niente… e oggi gridano allo scandalo. Che sia chiaro, io sono per rimuovere quell’antenna“.
Intanto Scalorino, ha inviato una lettera alla Wind, chiedendo di non attivare l’antenna e di trovare una collocazione alternativa della stessa in un luogo lontano dal centro abitato, inoltre ha chiesto all’Arpa un monitoraggio di tutte le antenne presenti sul territorio.