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Flusso di coscienza per giorni mai banali di un qualunque ingovernabile battitore da tastiera

Creato il 12 gennaio 2013 da Uskebasi @Uskebasiblog
Flusso di coscienza per giorni mai banali di un qualunque ingovernabile battitore da tastieraCerti giorni passano come non valessero niente. Scorrono come l’acqua in un fiume, alla ricerca dal mare in cui disperdersi, sentirsi libera. Se provi a sederti lungo il corso di quel fiume, in un punto preciso, quell’acqua sembra sempre la stessa. Ogni giorno dovrebbe essere importante, dovresti viverlo a pieno caro lettore. Alcuni giorni, però (lo so bene), sembrano succedersi uguali. E quando la sera te ne torni nello stesso letto sfatto da cui ti sei alzato al mattino, non puoi che addormentarti con la consapevolezza che se quel giorno non fosse mai esistito non avrebbe fatto alcuna differenza. Perso nella noia, tra pagine e pagine di quei dannati libri universitari, un caffè ogni tanto per tenerti attento, altrimenti un sonnellino, alla faccia dei caffè.
Pensi troppo. Pensi alle questioni sbagliate. Non spegnere il cervello, usalo.

Leggi, fatti un’opinione. Guarda la tv, ma solo alcuni programmi. Meglio ancora guarda un film, uno di quelli che ti lasceranno qualcosa.

Sii selettivo quando scegli con quale libro, programma, pellicola vuoi sfamarti quel giorno. Oppure cibati di tutto ma stai attento durante la digestione. Assimila solo ciò che è salutare alla tua mente.

Ascolta musica. Se sei triste aiutati scartando quella malinconica. Non trarrai alcun vantaggio dal pensare ancora di più a ciò che ti corrode dentro. E’ questa parte del cervello che devi riuscire a spegnere.

Tieni illuminato il corridoio, perché è da lì che passerai per raggiungere tutte le stanze. Chiudi le porte di quelle che contengono gli assilli, gli affanni, le contraddizioni, i problemi. Se proprio non puoi chiuderle, tieni spente le luci. Non solo risparmierai un sacco di energia ma ti accorgerai che non entrare in quelle camere ti farà sentire meglio. Non provare assolutamente ad attraversarle al buio. Presto o tardi sbatterai contro qualche spigolo e ti farai male, molto male. O peggio, potresti non trovare più l’uscita.

Non concentrarti su cose irrisolvibili. Non inchiodarti al muro coi tuoi guai. Non ti servirà a risolverli.

Mangia cioccolata. Quando sei giù è sempre un rimedio efficace. Ovviamente non esagerare.

Se ami cantare canta  a squarciagola e fregatene di quello che pensano i vicini. Se ami scrivere scrivi, imprigionerai qualche peso sulla carta. Perchè pensi io abbia scritto tutto questo?

Tira un calcio ad un pallone più forte che puoi. Incasserà il colpo senza lamentarsi e avrai sfogato qualche frustrazione senza far del male a nessuno o rompere qualcosa.

Non dimenticare mai le persone che ti hanno fatto del bene. Non dimenticare nemmeno quelle che ti hanno ferito. Se sono la stessa persona non dimenticartene mai a maggior ragione. Se ci tieni a loro non rinunciarci mai, qualsiasi cosa accada. Se non riesci a dimenticarle non continuare a provarci, vuol dire che erano davvero importanti.

Fai le tue scelte fregandotene del pensiero della gente. La maggior parte della gente farebbe le stesse scelte al posto tuo. Sentiti libero e vivi come ti viene, cerca di prenderti quello che vuoi. Avrai una sola vita per farlo e quando arriverai alla fine i rimpianti più grandi saranno le cose che non hai vissuto, non gli errori che avrai commesso.
Non imprigionarti in una vita banale. Tieniti accanto una persona che ti faccia emozionare veramente. Sceglitela, non lasciare che il caso scelga per te. Brucia, brucia, brucia. Non c’è niente di più immorale di una vita banale.

Non lasciare che i giorni passino tutti uguali. Spegni le luci giuste. Ma se c’è qualcosa o qualcuno che ritieni importante lascia sempre accesa un’abatjour. Tornerai a prenderla se potrai. Schiaccerai anche l’interruttore di quella stanza, dove hai posato con cura ciò di cui hai bisogno, e la casa ti sembrerà luminosa come non era mai stata.

E se la confusione di queste mie parole non ti ha lasciato nulla consolati. 

Hai fatto qualcosa di diverso in una giornata uguale alle altre.

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