Ieri sera sono tornato da un evento aziendale nella Valdidossola: giornata allegra, divertente, senza pretese con tanti momenti buffi. Mentre percorrevo la montagna al ritorno, scendendo tra le vallate in assoluto silenzio, osservando la natura attorno a me, un bar in lontananza riproduce Gocce di Memoria di Giorgia. Mi assalgono parecchi pensieri, ricordi, emozioni, su un brano dolce, malinconico, di gran classe.
Associato alla mia omosessualità, ai film di Ozptek che tanto mi hanno insegnato (me ne rendo conto solo ora), creandomi un mondo di valori in cui credere in momenti in cui essere gay era un’assurda novità, come una botta sul mignolino nel buio della notte, in cui non riesci ad assestare il dolore e a calmarlo e non puoi fare a meno di sentire strane emozioni vive.