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Focus - Chiude Babel, il mercato non ha capito la tv per i nuovi italiani

Creato il 20 marzo 2014 da Digitalsat

Focus - Chiude Babel, il mercato non ha capito la tv per i nuovi italianiEra la tv dei nuovi italiani ma non solo. Mostrava la vita delle comunita' degli stranieri in Italia ma anche le serie tv cult extraeuropee, era un punto di riferimento e una finestra sul mondo vicinissimo dei migranti approdati in Italia. Dal 1 aprile chiude Babel, il canale 136 di Sky dopo tre anni.

«Un'esperienza - dice all'ANSA il ceo di TheBlogTv editore del network, Bruno Pellegrini - forse troppo d'avanguardia. Il mercato insomma non l'ha capito». La chiusura, dice senza giri di parole Pellegrini, e' per motivi economici: la pubblicita' non arrivava, «i brand non hanno avuto fiuto e coraggio di investirci, facendo a nostro parere un errore, visto che i nuovi italiani producono ormai una discreta percentuale del Pil del nostro paese e visto che l'Expo 2015 fara' circolare una presenza straniera importante».

«Il progetto era culturalmente e socialmente rilevante e infatti le mail che stanno arrivando una volta diffusa ufficialmente la notizia della chiusura - ufficiosamente se ne parlava da un pò - sono tantissime e provengono anche da italiani che avevano cominciato a seguirci. Babel e' un'esperienza unica nel panorama europeo, una tv - dice ancora l'editore - «da servizio pubblico» e infatti sulla Bbc e sui canali francesi come Arte non mancano programmi sulle comunita' straniere.»

«Il nostro target e' di giovani adulti, intorno ai 35 anni, e la community su Facebook conta 50 mila iscritti. Gli spettatori unici mensili hanno raggiunto 1 milione 200 mila e singoli programmi hanno fatto 20-30 mila spettatori», osserva Pellegrini. «Purtroppo il canale - aggiunge - non ha avuto per lungo tempo la possibilita' di mostrare al mercato dei dati di audience puntuali e affidabili in quanto i 'Nuovi Italiani' solo recentemente sono stati inclusi nelle rilevazioni Auditel».

Tutta quest'esperienza, che e' televisiva ma soprattutto culturale, non dovrebbe disperdersi: «Siamo in trattativa con altri editori, da La7 a Discovery a Mediaset a Cubovision, o magari si andra' sul web».

E mentre su National Geographic arriva People (uno storytelling di persone e luoghi di tutto il mondo senza agganci particolari con l'Italia), Babel su Sky arriva alla fine naturale del primo contratto triennale che era stato siglato. Babel trasmettera' fino al 31 marzo «La Torre di Babel(e...)», pillole della durata di 15 minuti ciascuna, realizzate in collaborazione con i videomaker di Userfarm, principale player europeo nel video crowdsourcing, aneddoti raccontati in prima persona dai 'Nuovi Italiani' sulle esperienze vissute nel nostro Paese.

Sara' un modo per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile «questo progetto unico, a partire da Sky che per primo ci ha creduto e investito, il pubblico che ha partecipato con passione anche sui social network, i media che hanno sempre seguito con interesse, le istituzioni, le associazioni, le ambasciate, tutti i partner che hanno collaborato ai programmi e alle iniziative del canale». Al successo di critica, Babel può aggiungere come consolazione la vittoria agli HotBird TV Awards come miglior canale satellitare europeo nella categoria Culture and Education.

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