Focus - Rai sotto la scure del Governo valuta vendita RaiWay

Creato il 29 aprile 2014 da Digitalsat

Sotto la scure del decreto Irpef pronta ad abbattersi sui conti in leggera ripresa, la Rai rispolvera un vecchio dossier: la vendita di quote di Rai Way, la societa' che gestisce gli impianti di trasmissione. e' questa la strada (lunga) imboccata dal cda, che oggi ha discusso dei tagli multimilionari in arrivo - 150 milioni 'trattenuti' dal canone, piu' 50 milioni di riduzione dei costi operativi imposti dalla spending review alle societa' partecipate - e ha affidato al dg Luigi Gubitosi il mandato di ridefinire il piano industriale per adeguarsi ai sacrifici chiesti dal governo Renzi. Tagli «non punitivi», ribadisce ancora oggi il sottosegretario Graziano Delrio, per un'azienda «strategica».

Le ipotesi formulate nel decreto e lasciate alla discrezionalita' dell'azienda erano due: da un lato l'accorpamento delle sedi regionali, dall'altra la cessione delle torri. Ma che fosse quest'ultima quella 'suggerita' dall'esecutivo e' stato chiaro fin dall'inizio: in un momento in cui e' alta l'attenzione sulle reti di trasmissione, con Mediaset che ha appena incassato quasi 300 milioni dalla vendita del 25% di Ei Towers, secondo stime che circolano in ambienti del governo con la valorizzazione di Rai Way la Rai potrebbe incassare somme superiori ai 150 milioni richiesti.

Torna cosi' in pista un'operazione che andò vicina a vedere la luce nel 2001, in epoca Cappon-Zaccaria - quando gli americani della Crown Castle arrivarono a valutare il patrimonio della societa' circa 900 milioni di euro, ma poi il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri bloccò tutto - e che secondo Mediobanca potrebbe fruttare oggi 600 milioni. Ascoltata la relazione del dg, il cda Rai al gran completo - presente anche Luisa Todini, nominata da poco presidente di Poste Italiane - gli ha affidato il mandato 'esplorativò «per avviare le procedure propedeutiche alla vendita di una quota minoritaria di Rai Way». Ma ha fatto mettere nero su bianco che l'eventuale cessione non potra' avvenire senza il consenso dell'azionista ministero dell'Economia e in ogni caso dopo averne esplorato i profili di costituzionalita'.

Le perplessita' dunque restano: se c'e' chi ha citato in consiglio il precedente della nomina 'sub iudice' del dg Meocci, costata poi all'azienda - e ai consiglieri che la votarono - una multa milionaria, il consigliere Antonio Verro non esita a dire apertamente che si e' arrivati «al limite» e che ne va della «sopravvivenza stessa» della Rai. Un'azienda che, nonostante il mancato impegno del governo sul fronte dell'adeguamento e del recupero dell'evasione del canone, «e' comunque tornata ad essere in salute», sottolinea Verro, ma che rischia quanto meno di presentarsi azzoppata all'appuntamento con il rinnovo della concessione nel 2016. Durissima anche la presa di posizione dell'Usigrai, che punta il dito contro la «svendita» di Rai Way, definendola «inaccettabile», e chiede un incontro urgente a Gubitosi.

Se il nuovo piano industriale arrivera' in consiglio prevedibilmente entro sei-otto settimane, il dossier Rai Way tornera' sul tavolo del consiglio l'8 maggio per gli ulteriori approfondimenti giuridici: una questione posta anche dal consigliere Guglielmo Rositani che ha chiesto alla Vigilanza tutto l'impegno possibile per bloccare il dl Irpef. Il cda oggi ha anche preso atto del piano editoriale di Rai News (RaiNews24, Televideo e RaiNews.it), illustrato dal direttore Monica Maggioni, ha indicato come vicedirettori Marco Franzelli, Filippo Nanni, Lorenzo Ottolenghi, Sabina Sacchi e ha confermato Mirella Marzoli e Enrica Toninelli. Scelte passate a maggioranza - astenuti Verro e Rodolfo De Laurentiis, Rositani non ha preso parte al voto - a testimonianza di qualche perplessita' sull'opportunita' di procedere a nuove nomine contestualmente alle misure sui tagli.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :