Foglie morte

Da Clindi


Paradisi naturali in cambio di niente.

Seppure viviamo da lumache,

con un rimorchio di mattoni

che ci appesantisce il viaggio,

le gocce di rugiada a volte gridano

più forte di noi, che nella pesantezza

ci stendiamo indifesi

e cediamo ad un sorriso.

Inermi e senza parole,

senza azione e senza sussulti,

ci nutriamo di respiri,

nuvole e bisbigli del vento;

non c’è altro da fare

che inghiottire ed osservare.

Foglie morte, ninfee e muse assopite.

Nulla vive per noi,

che facciamo solo parte del paesaggio.

Costanza Lindi