FOLLIE E... - Sputi, risse e insulti, il peggio della finale di Coppa Italia 2012

Creato il 22 maggio 2012 da Calcisulcalcio

Il lato peggiore delle persone viene fuori col calcio, si sa, così come è ormai noto che al peggio non c’è mai limite. Non mi riferisco affatto ai fischi durante l’inno nazionale, deprecabili ma di questi tempi comprensibili, ma bensì a quei  cinque o sei dementi veri che durante il minuto di silenzio per i terremotati dell’Emiliae l'attentato di Brindisi hanno pensato bene di urlare improperi in dialetto napoletano, udibili nel silenzio assoluto, a loro va il primo premio demenza insieme naturalmente al tifoso juventino che per risposta ha urlato "Napoli Merda".
Il secondo premio demenza lo vince il Fotografo 041 che durante l’entrata in campo delle squadre pensa bene di mettere le mani in faccia a uno steward che teneva il cordone di sicurezza, accusandolo di averlo spinto, il fotografo continua a minacciarlo fino all’arrivo dei responsabili di campo, una reazione inspiegabile, lo steward non aveva fatto nulla a detta di tutti i presenti. Più che fotografi erano una serie di bestie, che spingevano per entrare quasi in campo, urlavano, imprecavano e offendevano chiunque si mettesse vicino a loro, eppure con quei teleobiettivi enormi le foto sarebbero venute bene anche avessero fotografato la Tv da casa loro.
Sul podio del premio demenza un corposo gruppo di tifosi juventini stipati in tribuna Montemario sud, che al gol del Napoli sentendo esultare una persona vicino a loro hanno pensato bene di accendere una rissa sedata a forza dagli steward, peccato che quella persona fosse un papà con suo figlio piccolo (11 anni), che aveva solo esultato al gol della sua squadra e che fosse in un settore misto il cui biglietto aveva un costo 130 euro, gli insulti al tifoso napoletano sono continuati fino al suo allontanamento dal settore, lui e suo figlio sono stati spostati in altra zona dello stadio, ma complimenti alla civiltà dei tifosi juventini.
Ultimo premio demenza al tifoso napoletano in piedi su un vetro bagnato, che esortato a scendere da uno steward in distinti nord per la sua incolumità, ha deciso di dargli una spinta, uno schiaffo sul braccio e minacciarlo di morte quasi colpendolo con un calcio in faccia, perché lui doveva stare lì, quello era il suo posto.
Caliamo inoltre un velo pietoso su tutti i tifosi napoletani che invadendo il campo non si sono limitati a festeggiare coi propri campioni, ma hanno tentato in ogni modo di smontare la porta e portarsi via pezzi di erba del campo, sputando agli steward che si avvicinavano per impedirlo. A loro nemmeno il premio demenza.
Chiudo con una considerazione, era fatto obbligo per acquistare i biglietti della finale di possedere ed esibire la tessera del tifoso, la stessa tessera senza la quale il sottoscritto non poteva recarsi in trasferta a seguire la sua squadra durante la stagione, eppure domenica alla finale di Coppa Italia in curva nord la metà dei tifosi non ne era in possesso… stranezze italiane.
di Cristian Amadei

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