La Brasserie Artisenale La Rulles apre nel 1998, ma è solo dal 2001 che Grégory Verhelst (laureatosi nel 2000 all’Università della Birra di Lovanio) si concentra sulla produzione delle sue prime due birre, ormai conosciute da tutti gli intenditori brassicoli: La Rulles blonde e La Rulles Brune. Inizialmente il valore aggiunto dell’uso del lievito di Orval, che la vicina abbazia trappista “regalava” a Gregory, dav un suo proprio imprinting. Da un paio di anni, Grégory ha selezionato e stà lavorando con un proprio lievito.
Grégory sporta ormai le proprie birre in tutto il mondo, ed è anche il promotore di un importante evento brassicolo belga, il Brassigaume, che ogni anno, nella vicina Marbehan, raduna un considerevole numero di produttori artigianali di birra, belgi e non (nel 2013, fra gli altri, anche gli italiani ELAV, Birrificio del Forte, Piccolo Birrificio Clandestino Livorno, Birra Amiata e Toccalmatto). Il logo, le etichette e tutti gli altri progetti grafici di questa brasserie sono disegnati da Palix, uno dei maggiori illustratori/fumettisti del Belgio, amico personale di Greg e artista nel nostro primo manifesto nel 2006.
Rulles Saison XIII
Nuovissima Saison lanciata per le Porte Aperte del Birrificio lo scorso 10 giugno. Ancora è un mistero, ma sarà alla spina al Villaggio. 5.3% alc. vol.
Rulles Estivale
Malti pale & pilsener, luppoli americani (Warrior, Amarillo e Cascade) a profusione fanno di questa birra il ricordo (e/o l’anticipazione) dell’estate. Va giù che è un piacere: un pochino agrumata, ben dosati luppoli e lieviti, un malto fragrante che la rende completa e rotonda; un finale asciutto, fresco e solare, la rendono quasi indispensabile. 5.2% alc. vol.
Rulles Blond
Birra al limite dell’eccellenza. Dall’aroma emergono subito note citriche e speziate, insieme al malto leggermente caramellato. Ha corpo rotondo e molto beverino, di frizzantezza non accentuata, che la rendono asciutta e dissetante e, insieme anche morbida e gratificante al palato. 7% alc. vol.
Rulles Brune
Brune dall’aroma inizialmente terroso, che si muta poi in note caramellate e fruttate, quelle della banana, della mela, dello zucchero della rifermentazione e un leggero lievito finale. Il corpo è rotondo, non molto robusto, che da un’impressione generale di morbidezza. 6.5% alc. vol.