Fondazione Taras 706 a.C. | Viminale: ''Vietato andare sotto la curva''

Creato il 26 marzo 2015 da Stefano Pagnozzi @StefPag82

Sarebbe questo l’esito di una surreale riunione  dell’osservatorio convocata presso il Viminale all’indomani della contestazione subita all’Olimpico dai giallorossi dopo il ko costato l’eliminazione dall’Europa League per mano della Fiorentina. Le prime ipotesi parlano di sanzioni sportive, di tipo ed entità da definire, per i casi in cui a fine partita ci siano “contatti” e conciliaboli tra ultras e giocatori, chiamati di fatto a “giustificare” eventuali sconfitte.
Dei veri e propri geni del male, insomma, la patria ancora una volta è salva!
Con questa nuova misura  cervellotica alla “supercazzola come fosse antanti”, si sta evidentemente passando ogni segno, si sta travalicando il confine del ridicolo e si sta abbondantemente cadendo nel grottesco.
Immaginiamo allora per un attimo come si possa mai interpretare ogni casistica, se i calciatori sono andati sotto la curva a festeggiare, a salutare o a ringraziare il pubblico del sostegno…senza far intendere che si stiano giustificando.  Allucinante, va da se che per tagliare la testa al toro, di fatti sarà proibito a livello assoluto ai calciatori di andare sotto il settore della curva. Infatti apprendiamo che un possibile antidoto, ora allo studio dei “competenti” organismi calcistici, potrebbe essere appunto quello di una normativa ad hoc, in grado di scoraggiare contatti estemporanei tra ultras e calciatori.
La cosa che lascia più basiti, è la passività e l’indifferenza con la quale passano ormai queste notizie di provvedimenti sproporzionati e a dir poco liberticidi. Infatti, il Viminale per tramite di Roberto Massucci, vice presidente operativo dell’ONMS, ha potuto dichiarare al Processo del Lunedì (su Raisport 1) con immensa soddisfazione: “Uno dei risultati di questa riunione è stata la coesione istituzionale. Tutti hanno raccolto l’invito del Viminale a ritenere inaccettabile certe forme di dialogo con i tifosi. E’ stato importante la partecipazione dell’Aic alla riunione e lo stesso De Sanctis ha spiegato quale sia lo stato di difficoltà psicologiche dei calciatori”.
In un mondo del calcio sempre più avvilente, i tifosi restano la componente più sana, più genuina e più passionale. In Italia si continua a vessarli e a considerarli come un problema. Quando si capirà che i tifosi (quelli che restano…) sono l’ultima risorsa del calcio italiano, forse sarà troppo tardi.
Il calcio senza i tifosi perde la propria anima, perché il calcio appartiene alla gente.
da: fondazionetaras.it