Aria sulla faccia, menta tra le labbra, rosso corallo negli occhi. Eri l’uomo venuto da lontano. Calpestavi la sabbia e sorridevi mentre il sole moriva sull’orizzonte d’acqua. Mi piaceva starti ad osservare mentre danzavi seguendo il moto lento delle onde. Fonderti nell’azzurro. Questo ti piaceva. Abbracciare l’aria d’agosto, prendermi una mano e stringerla immaginando che io fossi la tua farfalla. La farfalla da custodire piano nell’incavo del cuore.
Abbiamo attraversato deserti di spine insieme.
Atteso l’ennesima alba di fronte un cielo dorato.
Se i sogni restassero appesi sulla realtà, noi saremmo qui e tu non saresti svanito in un comune mattino.
Foto di davehauenstein
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