Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale della Scienza e della Tecnologia (UNIST) di Ulsan, in Corea del Sud, ha sviluppato un processo per trattare i fondi derivanti dal caffè e impiegarli per stoccare combustibile, con costi ridotti e benefici per l’ambiente.
L’esperimento, pubblicato sulla rivista “Nanotechnology”, attraverso l’ammollo e il riscaldamento dei fondi del caffè conta di produrre un carbone attivo utile ad inglobare e trattenere in modo sicuro il gas metano.
Duplici sono i benefici ambientali dell’esperimento.
In primo luogo si rimuove dall’atmosfera un gas nocivo che provoca l’effetto serra.
In secondo luogo, il metano immagazzinato può essere utilizzato come combustibile, tra l’altro più pulito rispetto al carbone e al petrolio.
(fonte: http://www.ambientequotidiano.it)