I governi europei hanno accettato di raddoppiare la capacità di prestito del Fondo d’emergenza, costituito per far fronte ad eventuali nuove crisi debitorie nei Paesi che adottano la moneta unica. La decisione è stata presa nell’ambito dell’Eurogruppo, consesso informale dei ministri economici e finanziari dell’Eurozona, che normalmente si riunisce alla vigilia del consiglio europeo Ecofin. Il Fondo entrerà in funzione nel 2013, e potrà dispensare aiuti fino ad un massimo di 500 miliardi di euro. Si tratta, formalmente, di un incremento di soli 60 miliardi: la dotazione della struttura era infatti pari a 440 miliardi, ma solo sulla carta, dal momento che effettivamente i capitali a disposizione non superavano i 250 miliardi. In questo modo il presidente dell’Eurogruppo, il premier lussemburghese Jean-Claude Junker, ha spiegato che si potranno rassicurare i mercati, ancora preoccupati - dopo le difficoltà incontrate da Grecia ed Irlanda - per un possibile contagio ad altri Paesi della crisi debitoria. «La situazione rimane complessa - ha dichiarato Junker ai giornalisti al termine del meeting -, e sebbene pensiamo che il Portogallo (primo indiziato per un possibile contagio, ndr) sia sulla strada del recupero, occorrerà osservare l’evoluzione nei prossimi mesi». Ci vorrà ancora del tempo, dunque, affinché i mercati possano rasserenarsi e ritrovare fiducia in Eurolandia.
Dott Fabio Troglia
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