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Foo Fighters: tra Sonic Highways e crowdfunding, nuovo album, nuovo tour.

Creato il 05 ottobre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Torna sulle scene la Dave Grohl’s Band, meglio conosciuti come Foo Fighters, più energici che mai. Il loro nuovo album Sonic Highways è pronto al lancio e ci dà appuntamento al 10 novembre. Giusto il 12 novembre presso la London’s Islington Assembly Hall, hanno concesso un assaggio ai fan più golosi, arrangiando un mash-up che includeva la hit The Pretender e il nuovo brano inedito Outside. L’album sarà accompagnata da un documentario che descrive le atmosfere, narra gli incontri e il viaggio dei Foo Fighters attraverso gli U.S.A e gli studi di registrazione che hanno ospitato la band, i pensieri che permeano il senso delle canzoni, che, una ad una, vengono eseguite a fine dell’episodio. Il pilot della serie è stato trasmesso lo scorso 12 novembre dal canale televisivo americano HBO e sarà trasmesso per otto settimane.  A livello di produzione, l’album vuole quasi essere un concept cercando di trasformare in frequenze quello che è stato un viaggio lungo le autostrade americane, trasportando una moltitudine di strumenti e attrezzi tecnici per assicurarsi un sound solido che si potesse mescolare alle influenze dei diversi studi di registrazione americani, il tutto senza perdere la propria identità. -Un lavoro strambo- dichiara la band  -ma in linea con il nostro concetto di viaggio e di tour. Ci sentivamo come se avessimo già terminato lo U.S. tour senza che l’album fosse ancora in stampa. – E così, una take qua, una take là, i Foo Fighters presentano una tracklist di 8 brani così composta:

-Something from Nothing (4:49)

-The Feast and the Famine (3:50)

-Congregation – (5:12)

-What Did I Do?/God as My Witness (5:44)

-Outside (5:15)

-In the Clear (4:04)

-Subterrannean (6:08)

-I Am a River (7:09)

 

L’album è sicuramente attesissimo e non si può dire che critica e fan abbiano aspettative mediocri. Ricordiamoci che Grohl è già entrato nella storia della musica con i Nirvana che anzi, forse senza Grohl, armati solo del ciuffo e della lagnosa voce di Kurt Cobain, non sarebbero mai stati i Nirvana per come li conosciamo noi. Da uno così ci si deve quindi aspettare null’altro che un ottimo lavoro perché qualsiasi altra cosa ci deluderebbe.  Insomma, le spalle di uno degli ultimi baluardi del rock-and-roll-old-school sono sempre cariche di pressione. Ma che succede quando l’old school incontra il crowdfunding?
Lo scorso giugno,  in Virginia, Andrew Goldin,direttore creativo e copywriter, ha fondato una campagna di raccolta fondi per mezzo del sito kickstarter.com con lo scopo di far tornare i Foo Fighter nella città di Richwood dalla quale mancavano dal maggio ’98. Goldin e soci riescono a vendere più di millequattrocento biglietti, prezzati cinquanta dollari l’uno, e raccolgono più di settanta mila dollari. Il manager dei Foo Fighters risponde celere e il concerto si combina. La band dice sì e entusiastica azzarda:-Il Crowdfunding è il futuro del tour managing-. Nemmeno finito di dirlo e l’esperimento si ripete in Cornovaglia (UK) e in pochi giorni quasi centocinquanta sterline diventano disponibili all’organizzazione di un concerto. Certo, parlare di un nuovo modo di concepire il mercato dell’intrattenimento musicale forse è un po’ presto dato che, per ora, gli episodi sono stati fortunati e due (anche se si mormora circa la possibilità di un terzo, ancora nel Regno Unito) e i costi per elevare un tour nazionale o addirittura internazionale sono ancora molto  (troppo) alti. Fino a quando si parla di un due-volte-leggenda-del-rock che presta il nome per un esperimento di web-marketing non è stupefacente leggere così tanti zeri (gli sponsor si muovono e si offrono all’udire nomi così conosciuti), mi chiedo dunque quanto il sistema di crowdsources sia applicabile ad un mercato che è così vasto ed eterogeno. Resta comunque il fatto che gli episodi sono positivi e favorevoli ad un cambiamento che senz’altro è più democratico e più web e sono d’accordo con Grohl: potrebbero essere uno dei futuri possibili.
Chissà dunque se per il Sonic Highway Tour saranno gli stessi Foo Fighters ad esortare i fans a organizzare i concerti al posto del loro tour-manager…


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