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Football Americano: Come nascono i gironi delle giovanili?

Creato il 24 settembre 2011 da Kirikong @lucachirico

Tante possibilità tra cui scegliere, Fabio Tortosa ci spiega le scelte prese.


Football Americano: Come nascono i gironi delle giovanili?Come ogni volta che si formano i gironi e si stilano i calendari c'è qualcuno che rimane scontento, chi si lamenta per le scelte prese e chi critica a prescindere da quello che conosce in merito alle scelte prese.
Incuriosito dalle scelte prese ho deciso di sentire Fabio Tortosa per saper qualcosa in merito e capirci qualcosa di più.
Ma non solo già che ci sono ne approfitto per tastare il polso alla situazione.
Allora Fabio sono usciti i calendari, mancano 6 squadre U21 all'appello ma ce ne sono ben 8 U18 in più, cosa ne pensi?
L'anno scorso in U21 le squadre erano 26 e quest'anno saranno 21 (di cui una svizzera), mentre è giusto l'incremento di 8 in U18.
Credo che in termini numerici sia un buon risultato, significa che la cura dell'attività giovanile sta permeando nel modus operandi dei dirigenti italiani.L'incessante lavoro di propaganda che sia il Consiglio Federale che i suoi organi periferici stanno portando avanti da inizio mandato sta dando i suoi frutti e ne siamo contenti, anche se a dirvi la verità devo dire che mi aspettavo un incremento parallelo a quello al quale assistiamo nelle categorie senior, dove sempre più squadre producono domanda di affiliazione, infatti lasciando i nomi come sorpresa finale vi confermo che il prossimo anno avremo 6/7 nuove franchigie quasi tutte in province fin quì inesplorate.

Secondo te quali sono i motivi per la sparizione di queste 6 squadre?
Ho avuto modo di parlare con molti dirigenti negli ultimi mesi a riguardo dell'attività U21, e devo dire che molti di loro mi hanno confidato di preferire svolgere un buon programma off season per i loro U21 piuttosto che impegnarli in un'attività agonistica vera e propria.
D'altro canto questa è la risultanza delle indicazioni che la Commissione Tecnica sta dando al panorama italiano da molto tempo; durante i meeting presso l'Efaf con le altre federazioni è emerso che l'attività giovanile vera e propria è da intendersi quella Under 19.
Dobbiamo tenere conto di questa flessione nei numeri e cercare di andare mano mano adeguandoci a quelle che sono le direttive Efaf.
Rimane il problema di come mettere partite sulle spalle dei molti novizi che si presentano al campo in età over 18 prima di fargli fare il salto nelle attività senior, la mia soluzione è la seguente:
Cancellazione del campionato U21, sostituendolo con un'altra competizione denominata Coppa Italia, praticabile solo da atleti individuati non per anno di nascita bensì come accade nell'Ncaa con un numero preciso di anni di eleggibilità, cioè anche se hai 30 anni ma sei tesserato da due puoi giocare, da tre anni in su la competizione ti è preclusa.
Naturalmente questo è solo un esempio, con gli organi preposti valuteremo in futuro la fattibilità. Seconda opzione è quella di riportare la categoria principe dei campionati giovanili ad U19 e non più U18. Altra riforma della quale mi voglio rendere proponente è il passaggio dell'U15 ad almeno 7 giocatori, così come viene intesa oggi l'U15 è molto limitativa, infatti non si ha la possibilità di lavorare sugli uomini di linea già in tenerissima età.
Ascolta ogni anno si ripropone il problema "squadre disagiate", come e perchè sono state prese certe decisioni in fase di creazione dei gironi?
Sarebbe lungo elencare tutti i paletti che hanno portato la Commissione Organizzazione Campionati e Gare ad adottare la ratio partorente i gironi che avete visto, diciamo che il primo disagio, come sempre, è la densità delle squadre a "macchia di leopardo", la mancanza cronica di attività giovanile a sud di Roma ha comportato delle scelte sofferte prima di tutto da parte nostra.
Catania con le emiliane è una situazione che speriamo di non dover più vivere, e l'unica maniera per porre rimedio è obbligare le squadre, quantomeno del football a 11 ad avere una categoria Junior. Nel rugby ci sono 4 punti di penalizzazione per la squadra senior per ogni categoria junior non disputata, nel football si potrebbe diniegare l'iscrizione ai campionati ad 11.
Diciamo che comunque nell'assegnare le trasferte più dispendiose si è osservato un criterio economico/geografico. Le trasferte isolane sono state ad esempio assegnate a quelle realtà che faranno il resto delle trasferte pressochè a costo zero. E ad esempio nel milanese come in Emilia si sono salvaguardate quelle realtà che ancora stanno terminando un processo di strutturazione tale da poter affrontare trasferte onerose senza che la cosa sconquassi il loro budget preventivato per il campionato giovanile.
Diciamo però che è un warning, della serie: Occhio perchè il prossimo anno ci aspettiamo che siate in grado di affrontare un campionato Nazionale, anche perchè se è giusto non vessare le piccole realtà che si affacciano al movimento giovanile, non è giusto neanche che siano sempre le stesse a sobbarcarsi i costi che la composizione della penisola ci mettono davanti. 
Quale può essere una soluzione definitiva per evitare in futuro polemiche e discussioni sulla formazione dei gironi?
Bella domanda, ci vorrebbe la bacchetta magica!
Chi vuole spendere poco, chi vuole diversificare le avversarie, chi ragiona in termini di chilometri da percorrere, chi ragiona in termine di ranking dell'anno precedente, insomma le variabili sono molteplici; diciamo che la Commissione Organizzazione Campionati e Gare nella sua collegialità ha evidenziato tutte queste necessità e alla fine è arrivata alla conclusione che ancora i tempi non sono maturi per chiedere sacrifici economici, specie in questo momento dell'economia italiana, alle squadre; e anche se a molti non piacerà avere il solito girone territoriale, questa è stata l'unica maniera per contenere i costi di tutti.
D'altro canto sono restio a pensare che sia meglio giocare contro una squadra per la prima volta a 500 chilometri piuttosto che vivere un derby del quale con un pizzico di managerialità si può creare un evento annuale e sentito dal pubblico, penso ad esempio ai rivalry game della prima giornata del college football. La federbasket ad esempio ha deciso che il campionato nazionale U19 sia sviluppato secondo division predefinite, stile Ncaa. E poi scusate, la Big Ten è da sempre la Big Ten, la Big12 è da sempre la Big12 e la Sec è da sempre la Sec. 
Fidaf è entrata nel CONI, il football si sta ampliando come squadre ed atleti, qualche squadra sta sparendo o si sta ridimensionando...sono segnali contraddittori non trovi?
Sgomberiamo subito il campo da un grande equivoco: i cinque cerchi non è che risolvano tutti i problemi che a livello locale le franchigie, soprattutto quelle di seconda e terza fascia, hanno nel portare avanti i loro progetti di consolidamento.
 Mi spiego meglio: non è conseguenza diretta delll'ingresso della Fidaf nel Coni se nascono nuove squadre come non ci possiamo stracciare le vesti se qualcuna è costretta a fondersi o addirittura a fermarsi momentaneamente o definitivamente. Non ritengo i due segnali contraddittori, ritengo che la nascita delle squadre anche in zone inesplorate come dicevo prima, sia merito dell'esposizione mediatica che il Football Americano sta riguadagnando sui media, specie in tv, una buona fetta è anche merito del Consiglio Federale che in collaborazione con la IFL ha spinto e molto per essere costantemente presenti in tv con le sintesi del campionato di serie A1. Non bisogna dimenticare anche il volano eccezionale che è la nazionale, vero motore di spinta di ogni sport. Era soprattutto una mia scommessa e dopo più del 50% del mandato posso dire di averla vinta insieme ai miei colleghi. C'è anche da dire una cosa, fino a che non eravamo stati riconosciuti dal Coni trovare spazio su network come Rai, SportItalia e Eurosport era molto più difficile. Per quanto riguarda le squadre che chiudono o si ridimensionano il problema è sempre lo stesso da 30 anni, il Football Americano costa, e in un momento in cui si va verso l'austerity è sempre più difficile trovare uomini e risorse disposti ad investire sullo sport, specie nelle area ad elevata deindustrializzazione. Nei fabs 80's, in pieno boom economico e di emulazione di ogni moda d'oltreoceano, le squadre nascevano e sparivano nell'arco di un sospiro, diciamo che oggi stiamo messi meglio, assistiamo a molte meno meteore, anche perchè la Federazione ha nel Dna un principio assistenzialista che tende ad agevolare le franchigie nella loro fase embrionale.
Tu sei uno dei "I Federali" come sei stato ribattezzato sul forum di endzone.it, quindi se ti chiedessi se in FIDAF va tutto bene e funziona tutto al meglio mi diresti di sì?
La definizione è bellissima, mi suscita enorme ilarità e non poteva che essere frutto della mente vulcanica del satiro del football italiano Mario Cremascoli. La risposta alla tua domanda è perentoria: Assolutamente NO. Bisogna migliorare in molte cose, quelle che mi vengono in mente in ordine sparso sono la comunicazione con il Coni, i servizi di segreteria offerti alle affiliate, lo snellimento dell'iter di tesseramento, i rapporti con le leghe. Chissà quante ne dimentico, ma una cosa posso garantire, nell'esecutivo e nei suoi organi periferici ci sono persone che lavorano incessantemente alla soluzione di questi ed altri problemi.
Ascolta, so che portarti a parlare di questo potrebbe scatenare la tua indole battagliera, ma non credi che sia ora di finirla con questa divisione nel football?
Il football non è diviso. C'è una legge dello Stato che sancisce che lo sport agonistico si fa solamente presso strutture riconosciute e sotto l'egida del Coni. La Fidaf ha queste caratteristiche, se ci sono associazioni sportive che praticano l'attività del Football Americano al di fuori della Fidaf, non possiamo dire che il football sia diviso, dobbiamo più correttamente affermare che ci sono realtà che per motivi loro a noi sconosciuti non aderiscono a Fidaf. Il sottoscritto, la Segreteria ed i vari collaboratori della Fidaf sono disponibilissimi ad essere interpellati da queste realtà per accompagnarle verso una semplice affiliazione e renderle partecipi del progetto e della mission della Fidaf. Ma se non ci chiamano loro........
Forse volevi chiedermi quando le realtà attualmente esterne alla Fidaf ne entreranno a far parte? Ok, diciamo che secondo me i tempi non sono lontani. D'altro canto però Yoshio Yamakawa e Tsuzuki Nakauchi rispettivamente di 87 e 85 anni solo nel 2004 sono stati avvertiti dall'ambasciatore giapponese a Manila che la guerra era finita. 
A chi teme che un suo passaggio da FIF a FIDAF voglia dire prendersi le trasferte peggiori o addirittura rischiare di chiudere per i costi troppo alti cosa senti di dire?
La Fidaf ha un impianto normativo garante dell'equo trattamento di tutte le sue affiliate; se poi qualcuno per difendere la sua grotta a Tora Bora preferisce "spauracchiare" con i propri scritti, beh saranno il tempo e i fatti a condannarlo.
Ma torniamo in tema calendari e gironi...sei commisioner CIF9, gli stessi problemi di gironi e calendari si sono visti anche lì, la soluzione trovata lo scorso anno è definitiva?
Ero Commissioner Cif9, con la costituzione della Commissione Organizzazione Campionati e Gare si è sancito di fatto che i Consiglieri Federali possano avere solo compiti di coordinamento dei Commissioner e magari non assumerne l'incarico in prima persona. L'esperienza biennale come Commissioner mi ha lasciato molto, ho avuto modo di conoscere persone eccezionali che tra mille difficoltà portano avanti progetti eroici talvolta in posti dove il Football Americano rappresenta l'alternativa alla strada e le devianze che ne conseguono. Diciamo che ogni soluzione non è definitiva, in questo momento di restart le esigenze delle affiliate variano anche da un anno all'altro, devono essere bravi i commissioner a carpirle e dar vita a campionati confacenti alle aspettative delle affiliate, sempre però con un occhio al contenimento dei costi; dove per costi si intendono soprattutto quelli per le trasferte.
Io e tanti altri facciamo fatica a capice la fase ad orologio, ma non è meglio dei bei sani interdivisionali? Vabbè già che ci siamo...la rispieghi la scelta di questo sistema e come funziona?
La fase ad orologio è stata un'idea mutuata dalla Federbasket che per prima l'ha utilizzata; Vantaggi della Fase ad orologio:
- Permette di effettuare sei partite di regular season anche in presenza di gironi da 5 (cosa altrimenti impossibile).
- Elimina la componente soggettiva del redattore dei calendari, così da evitare le solite polemiche della serie ".... e però io ho giocato due volte contro i Dallas Cowboys e quello invece due volte contro il Centro Anziani di Spilimbergo".
- Contiene i costi di trasferta nel non rendere obbligatori gli interdivisionali, immaginiamo due gironi uno a nord Ovest ed uno a Nord Est, se dovessimo avere la componente soggettiva di accoppiamento degli interdivisionali ci sarebbero le rimostranze di cui sopra, se invece sorteggiassimo gli interdivisionali correremmo il rischio di trovarci di fronte ad interdivisionali come Cirè - Castelfranco o Vicenza - Savona.
Con la fase ad orologio ognuno è artefice del proprio destino, le avversarie sono stabilite dal piazzamento in classifica dopo la fase tutti contro tutti. 
Come funziona?
Dato un girone da 5 (ma può essere applicato con qualsiasi numero), si effettua una prima fase cosiddetta all'italiana cioè tutti contro tutti, per determinare le avversarie delle successive partite si stila una classifica e si incontreranno nella fase successiva in casa la squadra che ci segue in classifica ed in trasferta la squadra che ci precede.
Non è difficilissimo. Solo un pò distante dalla concezione italica che è per lo più fatta, come dice la parola stessa di gironi "all'italiana".
Fabio sei stato più che esauriente nelle risposte, ciao e grazie per le risposte
Grazie a te, ciao.


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