Force India: guerra di motori tra Sutil e Bianchi

Da Carlo69 @F1Raceit

Montmelo’, 20 febbraio 2013 – Il posto vacante alla Force India e’ ancora uno degli argomenti preferiti del paddock al circuito del Montmelo’, durante le prove pre campionato di Formula 1.

Con una mossa che e’ stata ampiamente usata negli anni passati, il team anglo-indiano ha deciso di offrire due sessioni di prove a Adrian Sutil e Jules Bianchi per decidere chi affianchera’ Paul di Resta alla Force India.

Ma la decisione sembra piuttosto ardua, non solo per la differente esperienza dei due piloti, ma soprattutto per quello che potrebbe rappresentare in funzione motori turbo nel 2014.

Come tutti sanno dietro Jules Bianchi c’e’ la Ferrari e la promessa di Maranello di aiutare il pilota francese a trovare un posto in griglia. Ma non solo. Ci sarebbe anche una sponsorizzazione di circa 4 milioni di Euro e la fornitura dei motori Ferrari alla Force India nel 2014 per una cifra che si aggirerebbe intorno ai 17 milioni di Euro.

Dietro Adrian Sutil c’e’ la Medion, importante sponsor soprattutto per il mercato tedesco, ma ci sarebbe anche la Mercedes e la possibilita’ per la Force India di continuare ad usare i motori della casa di Stoccarda. L’unico particolare e’ che la fornitura sarebbe piu’ cara di quella offerta dalla Ferrari, con un costo che si aggirerebbe intorno ai 21 milioni di Euro. Ma la Mercedes, pur di chiudere la trattativa, sarebbe disposta a fornire gratuitamente la trasmissione al team anglo-indiano.

Ci piacerebbe pensare che l’ultima parola spetti ai tempi sul giro che i due piloti faranno registrare, ma sappiamo benissimo che non e’ cosi. Dipendera’ molto dalla direzione che il team decidera’ di prendere anche se sembra probabile che la fornitura gratuita del blocco trasmissione da parte della Mercedes potrebbe favorire Sutil.

Tutto questo mentre giungono notizie non proprio rassicuranti non solo sulla Kingfisher Airlines di proprieta’ di Mallya, ma anche sul Sahara Group che avrebbe dovuto rimborsare circa670 milioni di dollari ai suoi investitori in India e che sarebbe sotto inchiesta dalle autorita’ indiane.


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