In questa sorta di "terra di mezzo" a ridosso della top ten troverete grandi nomi del panorama cinematografico mondiale così come talenti emergenti - o appena consolidati - in grado di lasciare il segno rispetto alle visioni passate negli ultimi dodici mesi dalle parti del saloon.
In attesa dunque delle posizioni più calde della classifica, godetevi il passaggio di questi cinque titoli, diversi tra loro eppure tutti meritevoli di almeno una visione.
N° 15 - The fighter
di David O. Russell
Sorretto da una titanica interpretazione di Christian Bale, mai così bravo, questo solidissimo prodotto legato a doppio filo al dramma sportivo e al rapporto tra fratelli è stato senza dubbio il film "da combattimento" dell'anno: senza raggiungere le vette diThe wrestler il lavoro di Russell è convincente ed onesto, un giusto mezzo tra il film autoriale indipendente ed il grande dramma in famiglia popolare.
N° 14 - Zack&Miri make a porno
di Kevin Smith
Kevin Smith, ormai è noto a tutti, è uno degli idoli fordiani fin dai tempi del primo Clerks, e con la vicenda di Zack e Miri non solo ha trafitto il mio cuore ancora una volta - praticamente omaggiando la storia con Julez dai tempi dell'amicizia da buddy movie fino al matrimonio -, ma ha confezionato la sua opera più fresce, divertente ed appassionata da anni a questa parte.
Nonostante l'orrido adattamento italiano - guardatevelo in originale, senza se e senza ma - e l'avversione di una certa critica radical chic, questo film paneesalamissimo non poteva non entrare nella classifica dei più amati del sottoscritto.
N° 13 - Bronson
di Nicolas Winding Refn
Refn è stato senza ombra di dubbio uno dei dominatori di questo 2011 cinematografico, un pò come Tom Hardy, che in attesa del nuovo Batman targato Nolan conferma il suo enorme talento stupendo le platee con interpretazioni come quella fornita in Warrior - visto ieri - e, per l'appunto, Bronson.Un biopica anomalo e frammentato cucito addosso ad uno dei protagonisti più fuori dagli schemi dai tempi di Chopper: non sarà Arancia meccanica o il vertice creativo di Refn - per questo dovrete aspettare i prossimi giorni -, ma di sicuro è un bel cazzotto sparato in faccia a tutta forza.
N° 12 - Arrietty
di Hiromasa Yonebayashi
L'ultima creatura dello Studio Ghibli, nata dalla penna del Maestro Miyazaki e portata sullo schermo da uno dei suoi allievi più promettenti, è poesia allo stato puro, magia come ora pare proprio sia impossibile crearne, una favola delicata e leggera in grado di riportare alla mente quella meraviglia di Totoro.
Scoperto grazie al mio antagonista Cannibale, si è rivelato senza dubbio - in una stagione non proprio memorabile per il genere - il miglior film d'animazione dell'anno.
N° 11 - Midnight in Paris
di Woody Allen
Uscito puntuale come un orologio l'ultimo Allen si è anche rivelato il migliore dai tempi di Match Point tra i film firmati dal regista newyorkese: ironico, leggero, pieno zeppo di omaggi al mondo dell'arte e traboccante voglia di vivere ed innamorarsi - chissà, forse proprio della vita -, dipinto attorno ad una città magnifica e ad un protagonista che ricorda i personaggi storici interpretati dallo stesso cineasta.
Una visione romantica ed intrisa di dolce malinconia che saprà conquistare anche i detrattori del mitico Woody.
MrFord
"On the Champs-Elysees
whether the sun is shining, it's raining, it's midday or midnight
everything can happen to you on the Champs-Elysees."NOFX - "Champs Elysees" (English version) -