Ford Awards 2011: i film (N° 20 - 16)

Creato il 28 dicembre 2011 da Misterjamesford
La trama (con parole mie): ed eccoci, finalmente, al principio dell'escalation che porterà a decretare il film fordiano dell'anno 2011 cui Inception, vincitore della scorsa edizione dei Ford Awards, lascerà il testimone.
Come per l'anno scorso, si tratterà di pellicole uscite da gennaio ad oggi nelle nostre sale che ho avuto occasione di vedere, tant'è che mi rammarico che titoli quali Una separazione, Faust, The artist e Miracolo a Le Havre ancora mancano all'appello, e pertanto non saranno della partita.
In questa prima tornata di titoli verrà assicurata una buona dose di lacrime e sangue - nella migliore tradizione del saloon - condita da una certa irriverenza e da quattro risate, che, come si sa, non guastano mai, soprattutto nell'ottica pane e salame che regna da queste parti.
Sicuramente tra le cinquine che vi aspettano in questi giorni questa risulterà la meno potente, ma a ben guardare si tratta di titoli solidi ed onesti, in grado di occupare senza troppi problemi la posizione che ho loro assegnato.
Si dia inizio alle danze, dunque!

N° 20 - Warrior
di Gavin O' Connor

Un titolo da cui ci si sarebbe potuto aspettare decisamente di più, ma che resta "soltanto" in ventesima posizione a causa di una certa massiccia dose di retorica che, più che altro, ha la responsabilità di soffocare troppo tutte le buone idee neanche stesse usando la più temibile delle prese di sottomissione.
Certo, Nolte e Hardy sono strepitosi, il film ha ottimi spunti e coinvolge come si dovrebbe, rivelandosi solido e piacevole, eppure i tempi di Randy the Ram paiono davvero lontani.

N° 19 - Real steel
di Shawn Levy

L'esatto opposto di Warrior.
L'ho approcciato aspettandomi solo ed esclusivamente una tamarrata da due soldi e mi sono ritrovato immerso in un'operazione di amarcord coinvolgente e credibile, in grado di mescolare Over the top a Rocky e portarli al pubblico di oggi seguendo le regole che, negli anni ottanta, facevano impazzire noi fan dei Goonies.
Niente di particolarmente originale, ma una cosa tutta pancia come questa non può che trovare sostegno incondizionato, da queste parti.

N° 18 - Machete
di Robert Rodriguez

Il fratellino pazzo di Tarantino giunge finalmente alla maturità con la sua pellicola più convincente e completa, giocata sul filo dell'autorialità pur se completamente immersa nelle atmosfere da sangue e merda tipiche del pulp e nell'ironia guascona marchio di fabbrica di questo ragazzaccio già autore di piccoli cult come Dal tramonto all'alba.
Finalmente, inoltre, un ruolo come si deve e da protagonista per il mitico Danny Trejo, ex galeotto come Bunker - si conobbero in carcere - e da anni alla ribalta come uno dei più tosti caratteristi per il genere action.

N° 17 - Four lions
di Christopher Morris

Un film sottovalutato da gran parte della critica, scossa probabilmente dalle risate costruite su un argomento che trova ancora una società decisamente troppo sensibile - o bacchettona? - per poterlo affrontare da una differente prospettiva: Il re leone in versione jihad e la preparazione all'attentato finale sono pagine nerissime e profondamente tristi, tragedie moderne a cospetto delle quali non ci resta, davvero, che ridere.
Abbiate fede e coraggio, date una possibilità a Four lions.
Saprà ripagarvi fino alla fine.

N° 16 - Boris - Il film
di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo

La nostra cara, vecchia, scombinata Terra dei cachi non poteva essere rappresentata meglio che da Boris, una delle visioni - e delle trovate, pensando alla serie - più interessanti che il Bel Paese abbia gentilmente offerto a casa Ford in questi ultimi dodici mesi.
Trovate geniali e punti di vista inequivocabilmente condivisibili mettono alla berlina tutta la pochezza del nostro approccio "alla cazzo di cane".
Stanis con il suo Fini e Martellone con "e sti cazzi!" sono già cult.

MrFord
"You’re the best!
Around!
Nothing’s gonna ever keep you down
you’re the Best!
Around!
Nothing’s gonna ever keep you down
you’re the Best!
Around!"Joe Esposito - "You're the best" -

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