La trama (con parole mie): non può mancare, alla fine dell'anno, la consueta classifica dedicata al peggio del peggio, per certi versi quasi più attesa di quella al contrario destinata alle migliori pellicole passate su questi schermi negli ultimi dodici mesi - che monopolizzerà i primi giorni del 2013 -.
A questo giro ho deciso - al contrario di quanto fatto nelle scorse due edizioni - di non limitarmi a segnalare le schifezze clamorose fatte e finite, ma di includere nella classifica anche quei film d'autore tecnicamente non discutibili ma che, per contenuto, piglio o spocchia, hanno provocato nel sottoscritto accessi di rabbia tali da giustificare cascate di bottigliate come se piovesse.
Dunque aspettatevi titoli che non pensereste di scovare, in questa sede, accanto alle consuete, intramontabili, clamorose perle del trash che da sempre vengono celebrate in una decina tutta da massacrare.
N° 10: War horse di Steven Spielberg
Neanche il tempo di avvisarvi, e cominciamo subito con un nome illustre finito sotto i colpi delle mie ormai leggendarie bottigliate, il grande - perchè grande è indubbiamente - Steven Spielberg. Questo suo War horse, girato e confezionato da dio, è un inno alla retorica dalle proporzioni così gigantesche da far apparire Salvate il soldato Ryan come una sorta di opera ermetica bielorussa, talmente zuccheroso e tirato per la criniera in alcuni passaggi da far strabuzzare gli occhi anche ad uno che il fascino del Cinema made in USA lo subisce sempre e comunque come il sottoscritto. Steven, ridacci ET!
N° 9: Cosmopolis di David Cronenberg
Altro giro, altro autore che cade sotto i colpi del Saloon.David Cronenberg, fino a qualche anno fa considerato dal sottoscritto un Maestro inarrivabile - oltre che intoccabile -, dopo il parziale fallimento di A dangerous method delude anche di più con la versione cinematografica del supercult letterario di De Lillo, una specie di manuale della spocchia che, come se non bastasse, fa davvero di tutto per risultare noioso fin dal primo istante.Una pellicola inutile e vuota che non mi sarei mai aspettato dal regista canadese.
N° 8: Il dittatore di Larry Charles
Dopo Ali G, Borat e Bruno, torna alla ribalta Sacha Baron Cohen con i suoi personaggi volutamente grotteschi, politicamente scorretti e profondamente volgari: peccato che la freschezza di una proposta come questa si sia persa già da anni, ed il risultato sia l'equivalente di quello provocato nel sottoscritto dai nostrani cinepanettoni.Robetta buona per far ridere solo ragazzini in preda agli ormoni che esplodono ad ogni parolaccia ma che ha davvero ben poco della satira polico/sociale che vorrebbe rappresentare.
N° 7: Breaking dawn - Parte seconda di Bill Condon
Non esiste classifica del peggio di fine anno senza Twilight, ormai presenza fissa in questo particolare premio fin dalla sua istituzione, nel 2010.Onestamente speravo che Bill "Condom" ed i suoi amici vampiretti potessero entrare quantomeno nella top five, ma evidentemente le aspettative hanno in qualche modo reso la visione meno terribile di quanto mi aspettassi, ed assolutamente ad un altro livello rispetto all'agghiacciante prima parte dello scorso anno.Peccato, perchè la mia previsione iniziale era di un podio praticamente assicurato per Edward, Bella e tutti i loro simpatici amici.
N° 6: Knockout - Resa dei conti di Steven Soderbergh
A volte capita che, non si sa per quale preciso motivo, un regista tutto sommato discreto si beva il cervello portando in sala veri e propri abomini: è il caso di Soderbergh - poi rivalutatosi grazie a Magic Mike - e di questo Knockout, che se non fosse per la notevole ex lottatrice di MMA Gina Carano e per l'indubbia - e pessima - qualità delle altre proposte avrebbe senza dubbio scalato ancor di più questa classifica.Un film inutile, scritto da cani e diretto distrattamente, che cestinai con gioia e senza alcun ripensamento.
N° 5: L'altra faccia del diavolo di William Brent Bell
L'esorcista, cultissimo firmato da quel geniaccio cattivo di William Friedkin, nel corso dei decenni ha causato più danni alla settima arte che altro: un esempio lampante è questo L'altra faccia del diavolo, film di infima serie sotto tutti gli aspetti che dall'inizio alla fine conferma la sua inutilità.Qui non ci sono incazzature o porcate d'autore: solo un sano, vecchio, intramontabile film di merda.Una vera schifezza.
N° 4: Biancaneve di Tarsem Singh
Ed eccoci giunti al limitare del podio con una delle pellicole più kitsch, terribili e clamorosamente inguardabili dell'anno: dal gusto per l'eccesso alle sopracciglia modello Elio della protagonista, una fiera del cattivo gusto senza limiti condita da un balletto conclusivo da far apparire quasi decente anche la Deliranza di Johnny Depp in Alice in wonderland.Fate voi.Una cagata colossale.
N° 3: Resident evil - Retribution di Paul W. S. Anderson
Paul W. S. Anderson è ormai una tradizione di questa classifica alla stregua della saga di Twilight.Dovesse passare un anno senza vederlo fare capolino tra i peggiori, probabilmente sarei deluso ed anche un pochino triste.Fatto sta che quest'ultimo Resident evil - erede, peraltro, di un franchise cinematograficamente pessimo - è qualcosa di davvero vomitevole.
N° 2: Taken 2 - La vendetta di Olivier Megaton
Reazionario, ridicolo, scritto e recitato da cani, troppo serioso e dal petto in fuori per far scattare la scintilla della simpatia per il trash di culto: questo è il secondo capitolo del già non entusiasmante Io vi troverò, diretto con un piglio degno di questa posizione del già tristemente noto per le sue qualità dietro la macchina da presa Olivier Megaton, regista venuto dritto dritto dal pianeta dei Transformers ed interpretato dall'unico essere vivente dalle mani più brutte di quelle di Megan Fox, Liam Neeson.Avrebbe meritato per almeno un paio di sequenze il gradino più alto del podio, ma non ce l'ho proprio fatta a risparmiare il vincitore di quest'anno, neanche con tutta la buona volontà.
N° 1: Detachment di Tony Kaye
A volte capita che non contino l'abilità dietro la macchina da presa, l'occhio per le inquadrature, il piglio del regista che sa dove andare a sfruttare la potenza del mezzo cinematografico: perchè quando gli stessi nascondono in realtà un desiderio di esercitare il potere sul pubblico, una demagogia irritante, retorica travestita da alternativismo, allora non ci sono scuse.Io mi incazzo e basta.Nel post che gli dedicai definii l'ultimo lavoro di Tony Kaye il prodotto di una "pedofilia culturale", e più passa il tempo e più sento che la stessa definizione risulta più che calzante.Escrementi, caro professor Kaye, direi citando il mitico Keating de L'attimo fuggente.Escrementi.E Detachment ne è, più che un esempio, una montagna.
I PREMI
Peggior regista: Tony Kaye per Detachment
Peggior attore: Robert Pattinson per Cosmopolis e Breaking dawn - Parte seconda
Peggior attrice: Milla Jovovich per Resident evil - Retribution
Premio "parrucchino di Nicholas Cage" per il personaggio trash: Biancaneve per Biancaneve
Effetti "discount": L'altra faccia del diavolo
Premio "dolcetto o scherzetto" per il costume più agghiacciante: i Volturi in Breaking dawn - Parte seconda
Stile de paura: la finta autorialità di Soderbergh in Knockout - Resa dei conti
Premio "veline": Maggie Grace in Taken 2
Peggior scena d'amore: Edward e Bella che distruggono il loro nido senza mostrare nulla di nulla, Breaking dawn - Parte seconda
Premio "pizza, spaghetti e mandolino": l'agghiacciante balletto finale, Biancaneve