Largo dunque ad una decina davvero pessima, dove la qualità non è certo di casa.
Tappatevi dunque il naso e sperate di non averne visto neppure uno.
N°10: NON APRITE QUELLA PORTA 3D di JOHN LUESSENHOP
Non esiste decina dedicata al peggio, ormai, senza almeno un bell'horror di serie infima da piazzare per partire con il botto: se il Leatherface del primo, indimenticabile, Chainsaw Massacre vedesse questa roba, si farebbe a pezzetti da solo.Decimo solo grazie alle grazie delle due protagoniste, davvero un bel vedere nonostante la qualità di tutto il resto.
N°9: OLYMPUS HAS FALLEN - ATTACCO AL POTERE di ANTOINE FUQUA
Fuqua, che all'inizio del Nuovo Millennio stupiva con cose toste come Training day, è ormai ridotto ai minimi termini e ad una sorta di involontaria parodia di 24, che se non fosse stato per Gerardone Butler, un fordiano per eccellenza, sarebbe stata cestinata ancor prima di arrivare a metà pellicola.Trash a stelle e strisce tronfio e gonfio per far contenti tutti i detrattori del Cinema USA.
N°8: ENDER'S GAME di GAVIN HOOD
Altro giro, altro regalo: da un regista pessimo come Gavin Hood una pellicola ispirata ad un romanzo cult per gli appassionati di sci-fi che pare un compendio di bushismo giunto decisamente fuori tempo massimo: interpreti affossati, sceneggiatura tagliata con l'accetta, sequenze improbabili ed una morale che avrebbe fatto felice il Verhoeven di Starship Troopers.
Praticamente, buono giusto per riderci sopra. A denti strettissimi.
N°7: TWO MOTHERS di ANNE FONTAINE
Rileggendo i titoli di questa classifica dopo averla stilata, appaiono tutti perfino peggiori di quanto non lo siano stati durante le visioni, cosa certo non facile: non è da meno questa simil soap patinatissima e solo apparentemente pruriginosa che vede due cinquantenni scambiarsi felicemente e reciprocamente i figli come toy boys costruendo un quadretto di famiglia quantomeno desolante.Non fosse stato per la splendida cornice australiana, probabilmente l'avremmo ritrovato più in alto in graduatoria.
N°6: DEAD MAN DOWN di NIELS ARDEN OPLEV
La risposta del 2013 a Knockout - Resa dei conti dello scorso anno: azione da brividi - nell'accezione peggiore -, una trama agghiacciante, interpretazioni pessime e chi più ne ha, più ne metta.Pensare che l'avevo approcciato sperando in una bella tamarrata delle mie rende ancora più grande la delusione: probabilmente il punto più basso dell'action thriller degli ultimi anni.
N°5: IL POTERE DEI SOLDI di ROBERT LUKETIC
Se un tempo Harrison Ford era una sorta di garanzia di qualità e divertimento assicurato, ormai pare l'ombra di se stesso e perfino del parrucchino di Nicholas Cage: ne è la conferma questa porcata abissale che pare una versione dei poverissimi di Wall Street con tanto di lieto fine Disney e tutti felici e pronti a perdonare un protagonista che pareva uno stronzo da competizione fino alla scena precedente.Patetico è la parola giusta per definirlo.
N°4: LE STREGHE DI SALEM di ROB ZOMBIE
C'era una volta Rob Zombie, un regista cattivo, sopra le righe, grindhouse e molto, molto tamarro in grado di realizzare due cose più che pregevoli come La casa dei mille corpi e La casa del diavolo: presa una bella sbronza di successo, il vecchio Bob ha deciso di virare sul trash d'Autore.Peccato che il risultato sia più imbarazzante del già terribilmente brutto Machete Kills, scampato a stento a questa stessa classifica.
N°3: QUELLO CHE SO SULL'AMORE di GABRIELE MUCCINO
Cimentarsi con la visione di un qualsiasi Muccino regala la certezza di una posizione della worst ten di fine anno saldamente occupata, e a volte è davvero confortante avere questo tipo di sicurezze anche in negativo. Il Gabrielone nazionale, talmente pieno di se da essersi praticamente mangiato ed essere ingrassato di conseguenza, regala al pubblico una ciofeca pseudo romantica buona giusto per far registrare la seconda presenza in questa classifica di Gerard Butler, che per quanto mi stia simpatico finisce in qualche modo per bazzicare ogni anno da queste parti.
N°2: AFTER EARTH di M. NIGHT SHYAMALAN
Dalle parti del Saloon, pochi registi sono detestati ai livelli di Shyamalan, un pallone gonfiato da competizione partito molto bene e sprofondato negli ultimi anni in una desolante mediocrità creativa peggiorata da una spocchia da grande autore - che, a questo punto, può solo sognare di essere -: se a lui si uniscono poi in pompa magna Will e Jaden Smith, coppia finto cool di padre e figlio amici amiconi che ha imperversato ovunque quest'anno, la frittata è fatta.After Earth è pura immondizia cinematografica. Ma c'è stato, purtroppo per me, anche chi ha fatto di peggio.
N°1: IL CECCHINO di MICHELE PLACIDO
In un anno davvero terribile per il Cinema italiano, non poteva che essere una produzione firmata da un regista nostrano ad occupare la posizione più alta di questa classifica: senza se e senza ma, Il cecchino è uno dei titoli più terribili che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni, un mix di pretese di Cinema alto e bassezze che neppure il più trash dei b-movies costruiti ad arte - volontariamente o no - potrebbe regalare.Se non ci fosse stato Il mercante di pietre, perla inarrivabile del peggio tricolore, questo sarebbe stato un ottimo candidato anche per quel posto "d'onore".
I PREMI
Peggior regista: Michele Placido per Il cecchino
Peggior attore: Will e Jaden Smith per After Earth
Peggior attrice: Sheri Moon Zombie per Le streghe di Salem
Premio "parrucchino di Nicholas Cage" per il personaggio trash: Ben Kingsley/Mazer Rackham per Ender's game
Effetti "discount": Le streghe di Salem
Premio "dolcetto o scherzetto" per il costume più agghiacciante: la tunica di Mazer Rackham, Ender's game
Stile de paura: Muccino obeso durante le riprese di Quello che so sull'amore
Premio "veline": Alexandra Daddario e Tania Raymonde in Non aprite quella porta 3D
Peggior scena d'amore: le madri si scambiano i figli, Two mothers
Premio "pizza, spaghetti e mandolino": il film dall'inizio alla fine, Il cecchino
MrFord