Siamo, dunque, a ridosso della Top 10, con titoli che, a sorpresa o a conferma delle aspettative della vigilia, hanno guadagnato la loro posizione con il sudore della fronte: dal Cinema d'autore a quello mainstream, ecco i secondi migliori dieci film dell'anno ad insindacabile parere del vecchio cowboy.
La varietà la farà da padrona, dunque preparatevi ad incontrare pellicole tutte l'una completamente diversa dall'altra.
N°20: IXCANUL - VOLCANO di JAYRO BUSTAMANTE
Dal cuore della cultura Maya, ormai considerata ai margini anche in un paese problematico come il Guatemala, una pellicola dolente legata ai concetti di Natura, Creazione, Vita, madri e figlie.Realismo estremo, eppure una magia emotiva che quasi tracima dallo schermo. Sorpresa.
N°19: LOUISIANA - THE OTHER SIDE di LUCA MINERVINI
Nell'edizione più chiacchierata del Festival di Cannes legata alla presenza dei tre assi italiani - Moretti, Garrone e Sorrentino - la pellicola di Luca Minervini, passata nella rassegna Un certain regard, centra il bersaglio grazie ad un grande cuore ed uno sguardo disincantato sul lato oscuro di un Paese che, di norma, vende quasi esclusivamente sogni.
N°18: LA FAMIGLIA BELIER di ERIC LARTIGAU
A sorpresa, almeno rispetto alle aspettative che il sottoscritto covava alla vigilia, questo piccolo, grande film franco/belga si guadagna una posizione più che invidiabile nella classifica di fine anno grazie ad un perfetto mix di risate ed emozioni e ad un paio di sequenze che sono riuscite a portare alle lacrime perfino questo vecchio cowboy.
N°17: LA LEGGE DEL MERCATO di STEPHANE BRIZE'
Ancora una volta Francia, ancora una volta una sorpresa.Con uno stile a metà tra i Dardenne e Loach, Brizè racconta il dramma del mondo del lavoro attuale sfruttando al massimo un'interpretazione magistrale del suo protagonista Vincent Lindon.Una pellicola che fotografa la società attuale e colpisce dritta alla bocca dello stomaco.
N°16: IL VIAGGIO DI ARLO di PETER SOHN
E' strano che la Pixar produca due pellicole nel corso della stessa stagione, e considerato il successo e la qualità della prima, pensavo che Il viaggio di Arlo si sarebbe rivelato una proposta di serie b buona giusto per le operazioni commerciali ed i più piccoli.Niente di più sbagliato. Una storia di amicizia e formazione sentita e toccante, dal respiro profondamente classico ma non per questo noiosa o scontata.
N°15: FAST AND FURIOUS 7 di JAMES WAN
Cosa potrei dire, di Fast 7, se non che si tratta di uno dei film d'azione definitivi di questo nuovo millennio, migliore della sua serie e tra i pochi a poter pensare di formare una generazione di appassionati del genere?Come se non bastasse, il "lungo addio" a Paul Walker, messe da parte le tamarrate senza ritegno, resta uno dei momenti più commoventi del duemilaquindici. A tutto gas.
N°14: IDA di PAWEL PAWLIKOWSKI
Alle spalle il mio periodo da radical chic d'autore estremo, le pellicole d'essai hanno sempre dovuto superare prove decisamente ardue, per conquistare davvero gli occhi ed il cuore del sottoscritto.Ida le ha superate brillantemente, grazie ad una fotografia strepitosa, riflessioni profonde, un incedere che tratteggia il ritratto di due donne diverse eppure a loro modo indimenticabili.Tra i migliori presenti all'ultima Notte degli Oscar.
N°13: MIA MADRE di NANNI MORETTI
Nonostante, nel corso della sua carriera, non mi abbia sempre convinto, e lui mi stia profondamente sul cazzo, Nanni Moretti, quando vuole, sa quali tasti toccare per scuotere fin nell'anima.Lo fa, e molto bene, con Mia madre, forse non il suo miglior lavoro, ma senza dubbio uno dei più interessanti della stagione, nonchè ossigeno puro per il malandato Cinema italiano.
N°12: EX MACHINA di ALEX GARLAND
Questo duemilaquindici che ci sta salutando senza dubbio passerà alla Storia come l'anno del revival, almeno nei concetti, ma anche come quello del riscatto della fantascienza, classica o no che sia.Ex machina, algido e glaciale, rappresenta uno dei punti più alti che il genere abbia consegnato al suo pubblico negli ultimi anni: sci-fi psicologica della miglior specie con un trio di protagonisti che non si dimenticano.
N°11: PREDESTINATION degli SPIERIG BROTHERS
Restiamo nell'ambito della fantascienza con un thriller "temporale" che tocca alcune delle tematiche più importanti legate alla vita dell'Uomo: lo scorrere dell'esistenza, l'ineluttabilità, la crescita, il confronto con il mondo e con se stessi.Giunto quasi a sorpresa sugli schermi italiani e quelli del Saloon, il lavoro degli Spierig Brothers è stato un fulmine a ciel sereno in un'estate decisamente povera di proposte.
To be continued...