Foresto Niccolai, Le feste di San Giovanni Battista

Da Paolorossi

La prima festa di San Giovanni venne celebrata nel 1283, ma non fu certo ispirata al culto del Santo, perché i Fiorentini la festeggiarono con banchetti, e divertimenti, canti e suoni tutt'altro che religiosi. Soltanto nel 1288 la ricorrenza prese il suo vero carattere in quanto, pur essendo i Fiorentini in guerra con Arezzo, vollero ugualmente commemorare il loro patrono, aggiungendo alle cerimonie religiose soltanto la corsa del "Palio".

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Prima della corsa un carro detto "Brindellone" lasciava la sua dimora di Porta a Prato per andare a Porta alla Croce. Il popolo lo chiamava "Brindellone" a causa dei molti sbalzi che era costretto a fare per la sconnessa pavimentazione stradale e anche per il suo peso.

Una volta il carro altissimo rovinò e l'uomo che faceva da San Giovanni sul culmine di esso avrebbe fatto un brutto salto, se da una finestra della casa Vannini posta davanti alla Piazzetta di Santa Maria in Campo, un braccio, forte quanto pietoso, non avesse afferrato il San Giovanni tirandolo dentro la casa.

In memoria di questo fatto ogni anno il solenne corteo usava fermarsi davanti alla casa per dar modo al finto santo di ricevere un dono da quella stessa finestra salvatrice.

Dopo qualche anno, a scanso di disgrazie, una statua di legno prese il posto dell'uomo che faceva da Battista sul traballante e pericoloso carro.

Questa usanza caratteristica cessò nel 1749 per ordine del conto di Richecourt Reggente della città, in nome di Napoleone Bonaparte.

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Oggi si festeggia il santo patrono della città con meno baldoria di un tempo, e la ricorrenza è migliorata sotto l'aspetto religioso.

E' sempre in uso l'offerta dei ceri fatta dall'amministrazione civica. In Piazza Santa Croce si svolge la tradizionale partita di calcio in costume.

Fin dal 1908, al Piazzale Michelangelo continua lo scoppio dei fuochi artificiali, iniziati sotto il principato mediceo. Un tempo venivano incendiati alla Fortezza di Belvedere, al Ponte alla Carraia, a San Niccolò e anche sulla torre di Palazzo Vecchio, ma si sono sempre ripetuti nelle forme e nei colori: razzi - schioppi - girandole.

( Foresto Niccolai, Le feste di San Giovanni Battista, tratto da "Bricciche Fiorentine - parte terza", 1992 )

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