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Forlì fa scuola per la chirurgia robotica otorino con il prof.Claudio Vicini

Creato il 07 aprile 2011 da Apietrarota
Chirurgia robotica otorino, Forlì fa scuola: da Brescia al "Morgagni" per affinare l'uso del robot
Chirurgia robotica otorino, Forlì continua a fare scuola. Lunedì 7 e martedì 8 marzo 2011, équipe della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università degli Studi di Brescia al “Morgagni-Pierantoni” per affinare l’uso del robot chirurgico.
Chirurgia robotica otorino, Forlì continua a fare scuola. Lunedì 7 e martedì 8 marzo, l’U.O. di Otorinolaringoitria dell’Ausl di Forlì, diretta dal prof. Claudio Vicini, ha ospitato il prof. Giorgio Peretti, responsabile della struttura semplice dipartimentale di Laringologia della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università degli Studi di Brescia, diretta dal prof. Piero Nicolai, e il dott. Cesare Piazza, interessati ad approfondire l’utilizzo del robot Da Vinci in campo otorino. L’iniziativa rientra nel protocollo siglato dall’U.O. di Otorinolaringoitria dell’Ausl di Forlì con Intuitive Europe, ditta che produce il Da Vinci. «Al momento, sono ancora poche le realtà Orl che utilizzano il robot – spiega il prof. Claudio Vicini – per questo motivo, l’Intuitive Europe ci ha designati centro europeo per la formazione dei colleghi di altri paesi che intendono intraprendere tale percorso». L’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni” è stata una delle prime a cimentarsi in questo campo, divenendo un punto di riferimento internazionale, in particolare per quanto riguarda il trattamento delle apnee notturne ostruttive, settore in cui detiene, ora, la leadership mondiale. «Abbiamo organizzato corsi di un giorno e mezzo, dalla domenica sera al martedì mattina, per un totale di 4 persone, due medici e due infermieri – prosegue il prof. Vicini – Questo è un po’ il numero zero del format che, successivamente, coinvolgerà solamente chirurghi stranieri: nei prossi mesi, ad esempio, ospiteremo otorini indiani e turchi».
Oltre ai due chirurghi, hanno preso parte alla full-immersion due infermieri, interessati, in particolare, all’allestimento e alla gestione della sala in occasione di un intervento robotico. Lo stage, come previsto dalla formula scelta dal prof. Vicini, ha contemplato la visione di quattro interventi con tecnica TORS (“Transoral Robotic Surgery”) base-lingua, discussione di casi clinici e lezioni teoriche.
«Lunedì prossimo, effettueremo il nostro primo intervento di chirurgia robotica Orl su paziente – illustra il prof. Giorgio Peretti – dopo aver frequentato nei mesi scorsi un corso di training teorico-pratico alla Penn University di Philadelphia, negli Usa, abbiamo chiesto al prof. Vicini, che dirige uno dei centri italiani con maggior esperienza in questo campo, e col quale collaboriamo da tempo, un ulteriore approfondimento». La struttura del prof. Peretti vanta già un consolidato background in chirurgia endoscopica ed è una delle prime in Italia per numero di lesioni neoplastiche testa-collo trattate. «Il nostro centro ha vocazione prevalentemente oncologica – commenta il prof. Peretti – ogni anno, operiamo circa 2.000 pazienti, di cui gran parte per tumori testa-collo. Adesso, intendiamo offrire loro quest’ulteriore possibilità, intervenendo col robot». La struttura di Brescia ha acquisito il Da Vinci un anno fa e sino ad ora è stato impiegato da altre specialità. «L’utilizzo multidisciplinare del robot è fondamentale per razionalizzarne i costi e garantire maggiore efficacia – commenta il prof. Peretti – tale macchinario andrebbe, infatti, concentrato in alcuni centri di riferimento con elevati volumi di attività, in grado quindi di sfruttarne al meglio tutte le potenzialità».
Se nell’ambito della chirurgia robotica sta muovendo i primi passi, in altri settori la struttura bresciana è all’avanguardia. L’équipe del prof. Peretti è, infatti, la prima ad aver introdotto in Italia una tecnologia innovativa quale l’NBI (narrow band imaging), metodica endoscopica che permette di valutare con più precisione lesioni che ad un’analisi endoscopica standard potrebbero essere facilmente confuse con lesioni benigne, consentendo, quindi, una diagnosi più precoce della presenza e dell’estensione di un tumore. Nell’ottica della collaborazione, ormai di vecchia data, con l’U.O. di Otorinolaringoitria dell’Ausl di Forlì, il prof. Vicini ha approfondito tale tecnica proprio rivolgendosi alla clinica di Brescia. Un altro campo che vede la struttura del prof. Peretti ai vertici del panorama internazionale è la ricerca, attualmente in corso, per studiare i tumori del cavo orale non più con la biopsia tradizionale ma con la citologia in fase liquida, meno invasiva----------------------------- Questa ed altre notizie le trovi su www.CorrieredelWeb.it - L'informazione fuori e dentro la Rete. Chiedi l'accredito stampa alla redazione del CorrieredelWeb.it per pubblicare le tue news.

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