Se avete bambini piccoli tenetelo presente!
Dunque, riprendiamo: sto per svelarvi una delle ricette segrete della mia famiglia e del mistero che da sempre l'accompagna.
La "formula" mi è stata tramandata da Nonno Renato, il papà di mia mamma nato ad Orvieto nel lontano millenovecentobho (non è che mi posso ricordare proprio tutto io!) e si tratta di uno sfizioso "Crostino Umbro".
Prima di procedere vorrei dire un paio di cose su mio nonno per celebrarlo e ringraziarlo per avermi tramandato la ricetta di questo crostino che quando viene fatto commuove tutta la famiglia per la sua bontà, ma soprattutto per creare un pò di pathos giusto farvi stare sulle spine un altro paio di minuti!
Nonno Renato era un grandissimo uomo, che tornato dalla seconda guerra mondiale portò avanti insieme a Nonna Maria il negozio di famiglia la "Drogheria Cherubini", sita a Roma in Via della Croce, fino alla fine degli anni '70.
Eccellente musicista, suonava vari strumenti ma si distingueva con il Sax, e fu anche scultore, pittore ed inventore. Inoltre era anche un nonno perfetto che si faceva torturare dai suoi nipoti fino allo stremo delle forze (brillava soprattutto nella categoria del nascondino n.d.r.).
"....Vabbhè Arià, mo basta e dacce stà ricetta!!!!"
Va bene gente, vi ho fatto patire abbastanza, ecco a voi la ricetta del "Crostino Umbro di Nonno Renato".
Ingredienti:
- 3 etti di fegatini di pollo
- 1 o 2 spicchi di mela
- 2 spicchi di aglio
- qualche striscia di buccia di limone non trattato
- 3 o 4 foglie di salvia anche secca a pezzetti
- una bella spruzzata di pasta d'acciughe senza esagerare
- vino bianco
- sale q.b.
- un formaggino Tigre
- olio e aceto da mettere alla fine.
Ho avuto la fortuna di ricevere una confezione di formaggini Tigre da provare e anche se ovviamente li conoscevo già ho potuto assaggiare anche quelli dedicati ai bambini che hanno un sapore più delicato, e dovendoli usare per una ricetta ho scelto questa perché prima di tutto il formaggino era l'ingrediente segreto della ricetta segreta di mio nonno, infatti non essendoci le uova costui fa le veci di aggregante di tutti gli ingredienti e poi mi piaceva anche il fatto di dimostrarvi la versatilità di un formaggino perché è proprio quello che non ti aspetti.
Il procedimento è semplice:
Bisogna mettere tutti gli ingredienti (tranne l'olio e l'aceto) in una pentola e arrivare quasi a coprirli con il vino, mettere il coperchio e lasciare andare finche i fegatini non saranno cotti. Scoprire la pentola, far ritirare quasi del tutto il vino, lasciarne poco solo per rendere il composto un pò più fluido.
Passare il tutto con il passaverdure, aggiustare di sale, aggiungere una spruzzata di aceto a piacere e un po' di olio e mettere in vasetti di vetro, coprire con altro olio per far mantenere un po' di più.
Credo che duri in frigo fino a cinque giorni ma il mistero che accompagna questa ricetta è che ogni volta che il vasetto viene appunto messo nel frigo quando vado a riprenderlo non c'è più... scompaso.... ogni volta!