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Formare i genitori al dialogo e al confronto con i figli aiuta a prevenire il disagio giovanile

Da Angelo84

Una riflessione importante da fare sul tema dell'incertezza dell'esistenza riguarda non il senso di disorientamento che provoca nei giovani (dal quale si origina il disagio esistenziale), ma quale compito ha la famiglia perché i giovani imparino a muoversi tra le incognite della vita in maniera efficace?
Per rispondere alla domanda bisogna pensare, per prima cosa, che da sempre la famiglia è considerata, a livello sociologico ed antropologico, il primo contesto educativo e di socializzazione dell'essere umano. Essa costituisce il nucleo, dal quale, ogni individuo assimila i modelli, acquisisce gli strumenti utili ad affrontare i problemi, le difficoltà e i rischi caratteristici dell'età adolescenziale.
Formare i genitori al dialogo e al confronto con i figli aiuta a prevenire il disagio giovanile
Nel processo educativo, mamme e papà, sono coloro che danno la spinta iniziale al processo di maturazione dei giovani.
Tutti i figli, crescendo, cambiano.
Il cambiamento è normale, ma può spaventare, perché cambiare significa camminare nell'incertezza, non sapere più chi si è, non avere punti fermi sui quali fare affidamento.
Bisogna allora imparare a "dialogare con l'incertezza". Questa affermazione significa che il dialogo tra genitori e figli è oggi alla base del benessere e della salute di tutta la famiglia.
Imparare a parlare con i figli, dei loro problemi, ma anche delle loro paure, non è facile. Spesso non si sa cosa dire, e allora si finisce con l'ignorare i figli, o litigare addirittura. Di questo ne parlo all'interno del mio saggio dal titolo: "Conflitto tra genitori e figli, La crisi del dialogo nella famiglia contemporanea".
Una comunicazione inadeguata, non permette ai genitori di accorgersi delle difficoltà che i figli incontrano, del disagio che queste provocano, e che portano i giovani, in molti casi, a fare uso di alcol e droghe se non viene attuato un intervento tempestivo.
E' stato studiato che prima si interviene  per prevenire o bloccare l'assunzione di alcol e altre sostanze, tanto più se ne evita la dipendenza.
La prevenzione nasce dalla formazione pedagogica dei genitori attraverso un percorso che mostri loro l'importanza che la famiglia riveste come luogo di riferimento sicuro a cui i giovani possono rivolgersi nei momenti di bisogno. Inoltre vanno indicati ai genitori quali sono i modelli educativi ai quali ispirarsi per orientare i giovani verso una vita sana, salvaguardando il pieno sviluppo del pensiero così da permettere un confronto dialogico e lasciando così i figli liberi nelle loro scelte.

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