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Formazione Professionale Continua per i Giornalisti… e se l’Ordine tirasse in ballo Facebook?

Creato il 15 agosto 2014 da Federbernardini53 @FedeBernardini

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Da quest’anno, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti impone a tutti i suoi iscritti l’obbligo della formazione professionale continua, come già avviene da tempo negli altri ordini professionali.

In teoria nulla da eccepire, anzi, credo che molti colleghi ne abbiano una drammatica necessità. E’ il metodo prescelto che mi lascia dubbioso, un sistema a punti, ottenibili in vario modo, ad esempio partecipando a qualche oretta di corsi o seminari, spesso a pagamento, al termine dei quali non è prevista alcuna verifica sul profitto.

Il solito provvedimento di facciata, per ottemperare a un Decreto, che rappresenterà più una scocciatura burocratica  che un’effettiva occasione di aggiornamento professionale. Ma siamo o non siamo il Paese delle Carte da Bollo?

Non posso, a tale proposito, non evocare il mitico “Barbiere della Sera”, leggendaria testata giornalistica online, frequentata dalla crema del giornalismo italiano, che consentiva agli iscritti di commentare tempestivamente ogni articolo. Commenti di addetti ai lavori, a volte di livello largamente superiore a quello dei testi pubblicati e spesso, talvolta sistematicamente, demolitori.

Chi, come me, ha frequentato per anni quella “Fossa dei Leoni” sa che uscirne vivi, anche se a volte un po’ ammaccati,  rappresentava un attestato di alta professionalità, messa alla prova continua di occhiute e non di rado maligne “attenzioni”, che costringevano gli autori alla più scrupolosa verifica e analisi delle loro fonti e  allo studio approfondito degli argomenti trattati.

Un vero peccato che da due anni questa prestigiosa pubblicazione sia in sonno. Ma, a questo punto, un pensiero geniale attraversa la mia mente: “Perché non inserire anche Facebook tra i canali di aggiornamento? Per certi versi esso riproduce esattamente le dinamiche del Barbiere”.

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Intendiamoci, non mi riferisco a chi si serve del mezzo per dedicarsi, esclusivamente o quasi, alle nobili arti del cazzeggio e del rimorchio, ma a chi, come me, se ne serve anche e soprattutto come strumento professionale, pubblicando centinaia di articoli, frutto di continuo studio e aggiornamento, ed esposto in tempo reale a uno spesso duro e autorevole contraddittorio… Altro che qualche oretta di seminario o qualche intervento come relatore in sonnacchiosi convegni, questa sì è formazione permanente.

Io ho lanciato la provocazione, c’è qualcuno in Piazza della Torretta disposto a raccoglierla?

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ADDIO BARBIERE!

“Addio cara bottega, addio Barbiere!

Solo uno sguardo, prima d’andar via,

Alle poltrone vuote, alle specchiere,

Agli scaffali d’ebanisteria,

 

Ai ferri abbandonati del mestiere.

La spazzola nell’angolo fu mia…

Quanti clienti ha servito a dovere,

Sempre con gran prontezza e cortesia!

 

Spengo le luci, abbasso la serranda

E me ne vo, con in gola il magone 

Ed un profumo in tasca di lavanda 

 

Che mi riporti ognora alla stagione,

Fra tutte la più bella e memoranda,

In cui fui del Barbiere umil garzone.”

Federico Bernardini

 

Illustrazioni tratte da Google immagini



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