Lo Ial Sicilia, uno degli enti più importanti che opera nel campo della formazione professionale in Sicilia, fino al settembre del 2011 di proprietà della Cisl, ha avuto revocato l'accreditamento: non potrà più effettuare corsi per conto della Regione.
L'accreditamento era già stato revocato nello scorso mese di giugno quando, dopo una verifica degli ispettorati provinciali del lavoro, su mandato della dirigente generale Annarosa Corsello, era stato accertato che, nonostante all'ente fossero stati versati 20 milioni di euro per pagare i dipendenti, quasi nessuno aveva ricevuto lo stipendio.
In seguito all'ispezione, lo Ial Sicilia fu ritenuto un ente poco affidabile, venne nominato un nuovo Consiglio di amministrazione e concesso dal dipartimento un accreditamento parziale per consentire all'ente di presentare progetti nell'ambito del "Piano giovani", ma a condizione che fossero fornite spiegazioni sui 20 milioni erogati dalla Regione. Risposte che non sono arrivate. Le attività formative degli enti non in regola saranno svolte direttamente dalla Regione attraverso il Ciapi, che è un ente che può operare. dopo il riconoscimento dell'Ue, in house. Il Ciapi di Priolo, dunque, continuerà le attività formative, ma a condizione che utilizzi il personale proveniente da Ial Sicilia, Aram, Lumen, Ancol e Aiprig.
I dipendenti degli enti in discussione, circa 1.200 a tempo indeterminato, non transiteranno nei ruoli del Ciapi, ma saranno messi in aspettativa e assunti con contratti flessibili a tempo determinato. Non cambierà, però, la retribuzione.