Proseguendo il discorso iniziato ieri con questo Art.: Fornero: ridurre stipendi dai 50 anni soluzione alla quale starebbe seriamente pensando quella che ormai si può chiamare “Ministressa dei licenziamenti” e non ministro del lavoro, si potrebbe anche starci, con vari se e ma ed altrettanti distinguo se la filosofia che ispira una soluzione del genere non fosse quella dell’odio nei confronti dei lavoratori e il relativo olocausto dei diritti maturati nei secoli scorsi. E quindi se oltre a diminuire lo stipendio in base ad una presunta, mera capacità produttiva inferiore, si attivassero dei benefit sociali per gli stessi soggetti. In modo da poter dire: “Sono arrivato a 50anni, e adesso una piccola percentuale del mio stipendio viene devoluto a favore di noi tutti anziani lavoratori sotto forma di servizi ad hoc”.
Questa, forse, potrebbe essere chiamata civiltà!
Tutto questo sempre se e ma.. e soprattutto se la ministra fosse in grado di parlare come un essere umano dicendo qualcosa tipo:
“Cari lavoratori anziani, è giunto il tempo di pensare al vostro benessere. Abbiamo in progetto di migliorare la qualità della vostra vita perchè gli anziani sono la ricchezza della società per la loro saggezza e per la loro esperienza sia nel lavoro che nella vita sociale. Vi saranno erogati servizi per riconoscimento degli anni passati a lavorare facendo sacrifici. Tutto questo richiederà solo un minimo contributo che sarà prelevato direttamente dalle vostre buste paga, un po’ come quello che vi viene richiesto dai sindacati per rappresentarvi (Sic!?) “.
Ma quella non è un essere umano, quella al contrario gode se può fare qualcosa contro i lavoratori.
IL CRONISTA