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Forse non nutriremo il pianeta ma la cena dei cretini è stata un successo.

Creato il 18 agosto 2015 da Postik @postikitalia

Angelona arriva col maritino al guinzaglio e insieme al “fido” Renzi e consorte ha visitato il padiglione Zero dell’Expo’, in pratica quella fiera dello spreco costata quasi 14 miliardi di euro che in tre mesi ha visto solo tre milioni e mezzo di visitatori, anche se hanno spacciato per buoni più di sette milioni di ingressi prima che “sfortunatamente” il “caldo eccessivo” facesse saltare i trabiccoli per la lettura elettronica dei biglietti.

Povero Sala, la sfiga più che perseguitarlo lo ha assunto a tempo indeterminato. Ma almeno lui ha un posto fisso. Tutto all’insegna del sapore della trasparenza dunque. Anzi no … posseduto da renzite acuta viene spontaneo un mieloso quanto inutile slogan: all’Expò si respira il sapore della trasparenza.

Però non scoraggiamoci, anche se non ci è dato sapere di cosa abbiano parlato la Kaiser e il suo paggetto grazie a Repubblica sappiamo per filo e per segno cosa hanno trangugiato: menu mediterraneo a firma dello Chef Vigotti: paccheri (non esultiamo, purtroppo si parla di pasta) con zucchine e gamberi rossi, ombrina al vapore contornata da verdure croccanti e, infine – gioia scoppiettante del tratto intestinale, cioccolato assoluto! Una mazzata tra cieco e sfintere a spese dei contribuenti.

Il tutto annaffiato prima da uno Chardonnay del 2012, in itinere con un bel Recioto della Valpolicella,  e per concludere la strozzata di fegato finale: brindisi con un Ferrari Orgoglio Italia.

Ma la Merkel non paga, dopo aver dimostrato di avere un silos al posto dello stomaco, lascia libero di giocare l’adorato Johachim sul cementino imbricciato color simil prato e per ammazzacaffé si concede un salutare e digestivo taglierino di speck nello stand dell’ Alto Adige / Südtirol.

La satolla spazzolata è durata appena una mezz’oretta. Proprio niente male! Altri cinque minuti e la cancellierona dava una bella rosicchiata anche ai tacchi di Agnese Landini, tutta in rosso e una mezza spanna più alta del Matteo nazional-caciaron-popolare!

Questi i dati certi dell’incontro al vertice – un summit che avrebbe fatto sfigurare Yalta – di più non ci è dato sapere; ma vista la delicatezza del menu possiamo tranquillamente concludere che l’incontro verrà sicuramente coperto da qualunque innominabile cosa ma non certo dal segreto di stato.

A questo punto la nostra stampa, notoriamente attenta e mai schierata in nome del diritto di cronaca, può fare solo ipotesi. Infatti i nostri eroi, dopo essersi sciroppati l’impossibile, non si sono abbandonati ad un abbiocco post-prandiale pseudocomatoso, no! Si sono fatti forza e armati di idraulico liquido hanno disquisito su tutto! C’è chi sostiene che si è parlato di Grecia, altri ipotizzano che si sia discusso della Russia, ed altri, infine, ritengono che si sia affrontato il dramma dei migranti nel canale di Sicilia, guarda caso proprio il mare di origine dei deliziosissimi gamberi rossi apparecchiati sulla tavola di questi straordinari statisti.

Ah quanto è gustoso il sapore della trasparenza, ma ancora più appetitoso quello della sfacciata indifferenza.

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tag: Expo’, Merkel, Renzi, Agnese Landini, Esposizione Universale, Grecia, migranti, Sala, Repubblica


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