FORSE NON TUTTI GLI ASPIRANTI SCRITTORI SANNO CHE…
PARLIAMO OGGI DI D EUFONICA
In italiano, nel parlato e nello scritto, sussiste l’uso dell’aggiunta finale della lettera “d” ad alcune particelle:
- preposizione ad
- congiunzione ed
- congiunzione od
Non esistono regole ferree circa l’uso della d eufonica e non vengono consigliate o meno nei manuali, ma è consuetudine negli ultimi dieci anni farne uso solo negli incontri tra vocali del medesimo timbro o in alcune eccezioni di forme consolidate, come nella locuzione “ad esempio”, in cui però è facile ovviare scrivendo “per esempio”.
Ad Ambra: corretto
Ad Elena: scorretto
Purtroppo nei testi pervenuti nelle redazioni delle case editrici vengono usate davanti a ogni vocale.
Spesso, quando si fa presente che le d eufoniche non sono benvenute, e che dovranno essere eliminate, ci si sente rispondere che fanno parte
del proprio stile o l’autore ne è particolarmente affezionato.Non pensiate sia una scelta editoriale scorretta o facente parte della moda del momento, la d eufonica rallenta effettivamente la lettura endofasia, ossia la lettura silenziosa, mentale, togliendo dinamicità al testo.
Avete scritto un romanzo che volete mandare in valutazione e pensate sia una perdita di tempo stare lì a cercare tutte le d eufoniche nel testo? Ebbene non è un problema, bastano pochi minuti. Con l’ausilio del tasto trova/sostituisci, potrete sistemare il lavoro prima di inviare.
Spero di essere stata d’aiuto.
Alexia Bianchini