Nome scientifico Forsythia della famigia delle Oleaceae, origine Estremo Oriente, Europa sud-orientale.
Al genere Forsythia appartengono, 7 specie di arbusti decidui, con foglie opposte, picciolate, semplici o divise in 3 lobi, con margine dentato. I fiori appaiono sui rami dell'anno precedente, prima o contemporaneamente alle foglie, in posizione ascellare; sono quasi senza picciolo e sbocciano in una quantità tale da coprire praticamente gli steli.
Questi arbusti, particolarmente apprezzati per la loro fioritura precoce e abbondante, sono utilizzati in giardino sia in esemplari isolati sia in piccoli gruppi, in bordura o anche per la formazione di siepi. Le varietà più compatte possono essere coltivate anche in grandi contenitori su balconi e terrazzi e non necessitano di rinvasatura ma solamente di aggiunta di terriccio in superficie quando è necessario. Le piante si mettono a dimora tra ottobre (nelle regioni a clima freddo) e marzo e si adattano facilmente a tutti i tipi di terreno. Per le siepi, la distanza d'impianto, è di circa 50 cm. La concimazione di base si può effettuare con materiale organico ben maturo o con concimi complessi. Per la coltivazione in contenitore si utilizza un terriccio composto da 1/2 di terra fertile e 1/2 di torba e sabbia, concimato con 30 g di concime complesso per decalitro di terra, mentre nel periodo vegetativo si aggiunge all'acqua di irrigazione, ogni 15-20 giorni, un concime complesso nella dose di 30 g per decalitro. Le Forsizie vanno potate non appena finisce la fioritura, eliminando i rami vecchi e danneggiati e accorciando i rami che hanno fiorito. E' utile anche una potatura delle piante giovani subito dopo la messa a dimora, a circa 2/3 della lugnhezza dei rami, per ottenere una migliore ramificazione. I tralci di alcune varietà di Forsizia, se vengono coltivate a ridosso di un muro, vanno accorciati subito dopo la fioritura lasciando 1-2 gemme.
Le Forsizie prediligono una posizione in pieno sole, ma si adattano anche all'ombra parziale. Si tratta di piante resistenti sia alle alte sia alle basse temperature. L'annaffiatura è necessaria solo per le piante giovani subito dopo la messa a dimora o nei periodi di particolare siccità.
Moltiplicazione
Il metodo più utilizzato è il prelievo in ottobre, dai rami dell'anno più vigorosi, di talee legnose lunghe una trentina di centimetri, da far radicare direttamente all'aperto.
Malattie e parassiti
Un batterio provoca la formazione di galle (rigonfiamenti) al colletto: eliminare le piante colpite. Macchie fogliari possono essere causate da diversi fugnhi: le parti colpite vanno eliminate, mentre solo nei casi più gravi è necessario ricorrere a trattamenti con prodotti a base di rame o ditiocarbammati. Anche le infestazioni da insetti e nematodi richiedono molto raramente trattamenti antiparassitari.
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