Allettante e gradevole il blog di Fabrizio Loffi, oggi direttore di Mondo Padano, settimanale le cui sorti stanno a cuore al Pd, che largheggia di notizie per la gaiezza dei lettori. Nessuno dei quali però forse legge il settimanale alla luce della lampadina Osram. Che peccato! Sarebbe un brillante coincidenza visto che il direttore del settimanale alla lampadina, anzi più
foto tratta dal blog di Fabrizio Loffi “Cremona misteriosa”
precisamente alla ricerca storica di Gabriele Lazzari ha dedicato un post scritto con gusto, nel qual spicca un nome con un cognome: Fortunato Arvedi. Chi era mai questo signore? Con le parole del Loffi, che rispose a un’ingenua e timida mia domanda: “Era lo zio del cav. Giovanni Arvedi ed aveva un laboratorio in via Milano. Era l’unico che riusciva a lavorare il tungsteno con un laminatoio senza romperlo”.
Tra Fortunato e il nipote, importante industriale di cui parliamo spesso per il rilievo delle sue attività (Arvedi è il nome di un’acciaieria, una casa di riposo, un centro sportivo, una Fondazione filantropica, è il museo del violino, è il nome di tante opere fatte per la Chiesa cremonese), tra Fortunato e il nipote dunque il tungsteno si è spezzato. La lampadina Osram è cremonese eppure passa per straniera. Peccato. In una lettera al giornale La Provincia Gabriele Lazzari rammenta questa storia ingrata con Cremona. Fatta la luce a Cremona, venne scippata. Una bellissima storia, raccontata da Fabrizio Loffi al seguente link
http://cremonamisteriosa.blogspot.it/2012/11/inventata-cremona-la-prima-lampadina.html
Segue la lettera di Gabriele Lazzari, che dopo mesi di inutile attesa appare qui, nella luce fioca di questo fragile blog. Il testo integrale si può aprire cliccando qui. Oppure leggendo nei ritagli di schermata qui sotto: cliccandovi sopra due volte la dimensione si amplia per una migliore esperienza di lettura.
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