Fortunato tene 'a rrobba bella e pe' chest adda allucca'
è 'na vita ca pazzeja p'e vie 'e chesta città.
Saluta 'e ffemmene a'ncoppa 'e barcune
viecchie, giuvene e guagliune
ce sta chi dice ca è l'anema 'e chesta città.
Furtunato tene 'a rrobba bella, nzogna nzò
Nun è cchiù comme 'na vota ma ogne tanto se fa senti'
cu' chella voce ca trase dinto 'o core e te fa murì.
Cagnano 'e ffemmene cagnano 'e barcune
e isso saluta senza penza'.
Napule è comme 'na vota ma nuje dicimmo ca adda cagna'.
Furtunato tene 'a rrobba bella, nzogna nzòPINO DANIELE (http://www.youtube.com/watch?v=K2dPZMEIEZQ )La sugna (o strutto) è un grasso alimentare ricavato dalla fusione a vapore del grasso del maiale. È una pasta bianca, compatta e translucida che viene impiegato dall'industria alimentare per la preparazione di molti prodotti da forno (grissini, pan carré ecc.). Viene usato anche negli impasti di pizza sia al taglio sia classica. Conferisce all'impasto più sapore e più fragranza perché aiuta (ad alta temperatura) la cottura interna della pizza. Lo strutto ha un punto di fumo alto, maggiore addirittura di quello dell'olio di oliva e, quindi, si presta bene ai prodotti da forno. in specifico modo, è fondamentale nella preparazione della pastiera e del tortano/casatiello, ma anche indispensabile per i famosissimi “taralli nzogna e pepe”. Fortunato, venditore ambulante di taralli, aveva un carretto che si era costruito da solo montando un canestro di vimini sul telaio di una carrozzina per neonato. Il canestro manteneva fresca la mercanzia che Fortunato copriva con una coperta di lana per trattenerne il calore. Scendendo da via Brombeis per uscire a Piazza Dante, Fortunato cominciava a dare la sua “voce”:- Furtunate tene a’ rrobba bella, ‘nzogna ‘nzo!!!- e sempre sorridente chiamava nomi di donna: - Maria! Luisa! Elena!- I bambini ridevamo ma non lo si poteva sfottere, altrimenti si incazzava ed erano guai. Le sue grida al mattino, e il suo perenne sorriso, erano come di buono augurio per tutti. Erano gli inizi degli anni Settanta.
La sugna, oltre che ottimo grasso da cucina, è anche un ottimo lubrificante, tanto che è stata da sempre utilizzata per ungere qualsiasi cosa potesse fare attrito. Classico il caso dell’alaggio delle barche, grandi o piccole che fossero. Far scivolare l’imbarcazione sugli scalmi da alaggio era reso possibile dall’uso di questo grasso di origine animale che resisteva ottimamente alla salsedine e, soprattutto, aveva un costo abbordabilissimo. Tirare le barche in secco senza usare lo strutto era impresa complessa, quasi impossibile.
Gli uomini d’affari hanno imparato fin dalla notte dei tempi che “facilitare” i processi è possibile, solo se si fa ampio e scaltro utilizzo di sistemi lubrificanti, spesso illeciti, che agevolano il movimento di macchine pigre a girare. La corruzione sa, anzi mette in conto, che un affare per essere davvero tale deve approfittare di un sistema incentivante che minimizzi le resistenze. In ogni azienda, piccola e grande che sia, si aggira sempre uno scaltro “agevolatore” che, munito di tutto l’armamentario lubrificante possibile, si occupa di sbloccare i meccanismi arrugginiti. Certo tutto ciò viene fatto nell’interesse di una lobby a discapito di un’altra, un lavoro che finisce per premiare, sempre e comunque, chi è sensibile alla “unzione”.
Passano le ere, mutano i protagonisti, ma tetragono ad ogni cambiamento, c’è sempre un Fortunato che assicura il perfetto funzionamento dei meccanismi, ungendoli opportunamente, che può aggirarsi impunito lanciando in alto il suo grido di battaglia: “Furtunate tene a’ rrobba bella ‘nzogna ‘nzo!”
Ciro Pastore – Il Signore degli Agnellihttp://golf-gentlemenonlyladiesforbidden.blogspot.com