Forza Italia: no a centrismi e a settarismi

Creato il 30 settembre 2013 da Zamax

Da berlusconiano sono curioso di vedere stasera cosa succede. Alfano, Quagliariello e soprattutto Cicchitto hanno le loro buone ragioni. La Santanché è una cretina. Come ho messo in chiaro più di una volta. E penso che Sallusti sia bravo soprattutto a combinare guai. Come ho messo in chiaro più di una volta. La pitonessa ha tanto spazio sui giornali antiberlusconiani proprio perché la sinistra spera con tutte le sue forze che sia questa esaltata confusionaria a spaccare il partito. Le inventive della sinistra esaltano il suo protagonismo, ossia la lusingano, e la confermano nella sua sciocca convinzione di essere nel giusto nel momento stesso in cui questa isterica diventa strumento degli antiberlusconiani. La Santanchè, il Giornale e Libero alla fine del 2011 preferivano le elezioni al governo Monti, cioè volevano che il Pdl andasse incontro ad un bellico, eroico, ardito, definitivo e stupidissimo suicidio! Non hanno mai fatto ammenda. Quante inconfessabili speranze la stupida pitonessa pose allora nel cuore dei piddini!

E la Santanchè è quella stessa grande stratega vogliosa di rompere con Letta senza neanche aspettare il sorgere di un passabile, in termini di propaganda politica, casus belli. Voleva che il Berlusca rompesse già col suo videomessaggio. Era esattamente ciò che sperava, fortissimamente, la sinistra, che non riesce più a far digerire al suo popolo le larghe intese. Per la delusione Ezio Mauro sparò all’indomani del videomessaggio un editoriale violentissimo, poi replicato con più veemenza al momento delle ventilate dimissioni di massa dei parlamentari berlusconiani. In realtà nei giorni scorsi la sinistra ha fatto di tutto per stanare il Caimano, nulla concedendo, per poter poi dire: Caimano! Caimano! Caimano! Il vanesio Letta – il cui governo poteva avere un solo scopo: la pacificazione; il galleggiamento montiano su tutto il resto lo diedi per scontato fin dall’inizio – il vanesio Letta, dunque, ringalluzzito dalla piega degli eventi, ha fatto il bulletto col Pdl. E il Cavaliere è partito in contropiede, con foga ma non senza disegno, per quanto assai rischioso, già impostando la campagna elettorale. Avrebbe fatto meglio ad attendere, e fare per un po’ il martire, perché in ogni caso l’assalto delle procure e la voglia di vederlo in galera dell’Italia giacobina non li puoi fermare, tanto più che la debolezza della preda eccita sempre gli istinti del branco. E poi, da martire, vincere politicamente.

Che tristezza vedere Quagliariello farsi imbeccare da un campione del giornalismo pavido come Stefano Folli! Che tristezza vedere lo zelo ottuso di Sallusti nell’insinuare sospetti verso i ministri dimissionari del Pdl! Che tristezza vedere questi ultimi parlare di “metodo Boffo”, cioè già usare con incredibile ingenuità il linguaggio della sinistra, ossia di Repubblica, un giornale che sull’uso sistematico e professionale del “metodo Boffo” ha costruito il suo quarantennale successo! Voglio solo sperare che suscettibilità ferite non abbiano la meglio sulla ragione: farsi strumento di operazioni centriste, credere alla favola del centrodestra rispettabile ed europeo, solo perché legittimato dalla sinistra, vuol dire davvero fare la fine di Fini.

E restiamo in attesa naturalmente dei nuovi Responsabili, questa volta omaggiati dagli osanna dei giornaloni, i quali nemmeno riescono a immaginare che in realtà la tentazione di andare subito alle elezioni a sinistra è ancora più forte che a destra.


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