Come ogni anno, il secondo fine settimana di maggio, a Fossato di Vico, in provincia di Perugia, torna la “Festa degli statuti”. La manifestazione, promossa dall’associazione “Medioevo fossatano” e sostenuta dal Gruppo azione locale (Gal) Alta Umbria, andrà in scena, per la sua XVIII edizione, da venerdì 10 a domenica 12 maggio. L’evento, che nasce nel 1996, in occasione dei festeggiamenti per il primo millennio dell’antico Castello di Fossato, rievoca la pubblicazione, avvenuta il 13 maggio 1386, degli statuti medievali fossatani, che hanno retto la vita degli abitanti fino all’inizio dell’800. La tre giorni entrerà nel vivo, venerdì 10 maggio, alle 20.30, quando la piazza di san Sebastiano, ospiterà l’“Arenga”, storica assemblea dei capifamiglia di tutto il territorio che veniva convocata dal podestà, allo scopo di eleggere le figure amministrative del Castello. Seguirà, poi, il tradizionale “Focaraccio”, alle 22.30, in piazza Umberto I, che, con un fuoco visibile in tutta la vallata, celebrerà simbolicamente l’ingresso della primavera.
Durante la festa, il territorio viene suddiviso, come nel passato, in quattro Porte (del Castello, Nova, Portella e del Serrone) che si contendono il palio, cimentandosi in una serie di iniziative, tra cui la gara di tiro con arco storico, venerdì alle 21.30, e il gioco della “Ciurumella” (più conosciuto come Lippa), sabato alle 16. A questi si aggiungono l’allestimento della propria taverna, la rappresentazione degli antichi mestieri, sabato dalle 17 alle 19.45, e la cura del corteo storico, sabato alle 21 e domenica alle 18, da via san Benedetto a piazza san Sebastiano. A ciascuno di questi eventi una giuria di esperti attribuisce dei voti, la cui somma determina il vincitore, che sarà proclamato domenica 12 maggio, alle 21, in piazza san Sebastiano. Oltre agli spettacoli armati e di balestrieri, previsti per sabato alle 18 e domenica alle 15.30 e alle 16, ampio spazio nel programma sarà dedicato, infine, all’enogastronomia. Insieme alle taverne aperte, infatti, sono previste, nella suggestiva cornice dei locali delle carceri, un pranzo medievale, domenica alle 12, e tre cene storiche, tutte le sere alle 19.