FOSSO GHIAIA – BRUNO ROSSI = 2-0 (Fornasiero-Tisci)
Classica partita di Play-Off dove gli episodi decidono le sorti di un Campionato. Lo 0-0 sarebbe stato il risultato più giusto di una gara equilibrata dall’inizio alla fine. Bella ed intensa nonostante tutto. Bruno Rossi schierato nel primo tempo con un prudente 4-5-1 con Miroddi unica punta supportata dai due esterni Alpi e Porisini e Fosso Ghiaia che risponde con un non meno prudente 4-4-1-1 con Tisci dietro all’unica punta Rus. Fischio d’inizio agli ordini del Signor Fuffa. La cronaca: 10 minuto del primo tempo, punizione dal limite per il Bruno Rossi. La zolla è quella preferita da Zaccarini: tiro a botta sicura, la palla si stampa sulla traversa e torna in campo a portiere battuto. Due minuti di orologio e su un contropiede Tisci del Fosso Ghiaia in area manca l’aggancio davanti al bravo portiere del Bruno Rossi Bottura. Qualche timida protesta al 20 minuto del primo tempo da parte del Fosso Ghiaia che chiede un rigore per fallo sulla punta Rus. Fa bene il Signor Fuffa a far continuare. Chiara palla gol al 25 per Alpi che entra in area dalla sinistra con una sua tipica azione, supera l’avversario, rientra con la palla sul destro ma scarica di potenza addosso al portiere a mezza altezza. Boattini su punizione dai 20 metri al 28 minuto si fa respingere la palla con i pugni dal portiere. Sul finire del tempo (35 minuto) calcio di punizione calciato con il sinistro da Rus, devia l’ultimo uomo in barriera ma Bottura con un colpo di reni salva la porta del Bruno Rossi. Da applausi la sua parata. Si va al riposo 0-0 con una gara molto equilibrata. Lieve supremazia nel possesso palla da parte del Fosso ghiaia, più bravi nel gioco di rimessa il Bruno Rossi con le due ali velocissime Alpi e Porisini sempre pronte a scatenarsi. L’episodio che decide la gara è al 10 minuto della ripresa con una presunta gomitata di Rus a Zanelli non vista da nessuno ma che porta alla sostituzione da parte di Mister Guidi del Fosso Ghiaia del presunto autore del fallo. Entra Fornasiero che deciderà la gara dopo 10 minuti. Nel frattempo nel Fosso Ghiaia esce anche Kui per Garofalo. La gara va avanti sempre molto equilibrata e senza palle gol clamorose pur se in questa ripresa il Bruno Rossi tiene più alti i due esterni Alpi e Porisini in una sorta di 4-3-3. A 20 minuti dal termine mischia al limite dell’area di rigore del Fosso Ghiaia con Zaccarini che non riesce a districarsi tra una selva di gambe per liberare il tiro. Ribaltamento di fronte e Tisci pesca in verticale Fornasiero in area che liscia però la palla da buona posizione. Al 28 minuto della ripresa si decide la gara: dalla fascia destra del Fosso Ghiaia spunta un pallone innocuo indirizzato verso il centro, la palla viene lisciata in maniera evidente dal difensore Porisini che scivola a terra lasciando il pallone nei piedi di Fornasiero che ha il merito di trovarsi nel punto giusto al momento giusto riuscendo a depositare la palla in rete da non più di 5 metri concretizzando così un autentico regalo piovutogli tra i piedi. A quel punto la gara poteva ancora essere raddrizzata ma il Bruno Rossi mostrava i suoi limiti proprio nel punto di forza avuto per tutto il Campionato ovvero i suoi esterni sempre larghi, molto bravi, rapidi e veloci ma ben imbrigliati dalla difesa del Fosso Ghiaia. La pecca avuta dai vincitori del Campionato è stata forse quella di aver insistito con questo modulo fino alla fine lasciando la punta Miroddi forse un po’ troppo sola a centro area. Al 35 minuto della ripresa su calcio di punizione l’ottimo Tisci timbrava il gol del 2-0 che vale forse il passaggio del turno. Nella gara di ritorno i gialli di Mister Gorgoroni dovranno adesso ribaltare la gara con lo stesso risultato di 2-0 per poter accedere alla semifinale.
Note di merito per le prestazioni di Tisci regista-mezzapunta del Fosso Ghiaia, migliore in campo assieme a Fratantuono del Bruno Rossi imbattibile in anticipo e sulle palle alte. Nota di merito al pari anche per il Signor Fuffa che arbitra egregiamente una partita non proprio facile e merita un paragone con un calciatore (inventato) molto bravo tecnicamente ma che ha il vizio di giocare per conto suo senza passare molto il pallone ai compagni. Se il giocatore bravo comincia a giocare per la squadra non eccedendo in personalismi risulta un giocatore determinante che fa vincere giocare e divertire la sua squadra. Se al contrario gioca solo per sé per mettersi in mostra fa innervosire tutti e la sua squadra magari perde anche. Idem per il Signor arbitro che se non eccede in personalismi e mostra il polso solo quando ci vuole, lasciando scivolare il resto diventa veramente positivo per tutto il movimento arbitrale al contrario invece di quando eccede in personalismi.