A un anno dal terremoto che ha provocato 250.000 vittime si stanno svolgendo ad Haiti le cerimonie di commemorazione del primo anniversario della tragedia. Oggi alle 16.53 locali un minuto di silenzio in memoria delle vittime, con la liberazione in cielo di alcuni palloncini bianchi.
Il segretario generale Ban Ki-Moon e i dipendenti dell’Organizzazione si riuniranno nella piccola cappella della sede di New York per rendere omaggio al ricordo dei morti. «Un anno dopo, il dolore per quelle perdite non è diminuito ed il personale dell’Onu con le famiglie e gli amici delle vittime piangono i morti e sono vicini ai superstiti le cui vite sono cambiate per sempre», ha dichiarato il presidente del sindacato dei dipendenti dell’Onu, Stephen Kisambira. Il 12 gennaio 2010 nel terremoto di Haiti morirono 53 civili e 43 poliziotti e militari della Missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite a Haiti (Minustah), ha ricordato oggi il sindacato.
La Banca Mondiale (Bm) ha approvato all’inizio del 2011 lo stanziamento e la distribuzione di nuovi fondi per la ricostruzione di Haiti e per la lotta al colera che sta devastando gli abitanti dell’isola. I nuovi finanziamenti - che verranno devoluti tramite la «International development corporation», il fondo per i più poveri della Bm - equivalgono globalmente a 110 milioni di dollari di cui 95 milioni vanno al «Programma per ricostruzione e il miglioramento abitativo e dei quartieri» e 15 milioni al «Progetto per la emergenza colera».
È ormai salito a 3.759 il numero dei morti per l’epidemia di colera ad Haiti. Secondo il nuovo bilancio diffuso dalle autorità mediche, le persone contagiate dalla malattia sono 181.829, di cui 101.545 sono già state ricoverate in ospedale.
L’Oxfam International ha denunciato che «appena il 5 per cento delle macerie del sisma sono state rimosse» e, mentre la Fao, l’organizzazione dell’Onu per l’agricoltura, ha segnalato la necessità di sostenere il settore «per garantire la sicurezza alimentare ed eliminare fame e denutrizione», i media denunciano che ciò è impossibile perchè la maggior parte delle terre «sono di proprietà di un pugno di famiglie».
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Foto del giorno 12 gennaio 2011 : un anno dal terremoto di haiti
Creato il 12 gennaio 2011 da MadyurPotrebbero interessarti anche :