Foto. Paolo Cannavaro, quando la maglia azzurra diventa la tua pelle

Paolo Cannavaro, per molti ancora “il capitano”, non dimentica Napoli, le sue origini,il suo amore. Chi nasce a Napoli sa cosa significa innamorarsene ogni giorno, ma un napoletano che gioca nel Napoli sa cosa significa lottare e soffrire per regalare gioie a un popolo troppo spesso maltrattato. A Napoli si vive tanto di calcio e Paolo Cannavaro ne sa qualcosa. E’ lui lo scugnizzo che per molti anni ha guidato la squadra partenopea, lo scugnizzo che ha partecipato alla risalita in A e che nel 2012 alzò il primo trofeo dopo l’era di Maradona, quella Coppa Italia tanto desiderata. Ne ha passate tante l’ex capitano del Napoli, 278 presenze in maglia azzurra, otto anni col Napoli che nel Gennaio 2014 sono arrivati al capolinea, lui però non dimentica il grande amore e quando si dice che la maglia azzurra diventa la tua pelle, lui ne è la dimostrazione. Un modo per sancire un amore infinito, la maglia col numero 28 che per lunghi anni ha indossato è ora disegnata trionfante sul suo braccio ma in aggiunta sotto c’è un segno chiaro di un percorso finito, il numero delle sue presenze azzurre, 278 non una in più. Un gesto d’amore eterno è un addio definitivo alla sua squadra del cuore, il “capitano” è ormai affiancato al Sassuolo. Anche questa come tante belle storie è finita ma sicuramente non per mancanza d’amore.