Foto ricordo tra sonde NASA: LRO riprende LADEE

Creato il 30 gennaio 2014 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Credit: NASA/Goddard/Arizona State University

Con una grande sinergia tra le squadre e una tempistica da manuale, la sonda della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) è riuscita a riprendere il passaggio della sonda Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer (LADEE), lanciata con successo sabato 7 settembre 2013 alle 3:27 UTC.

Entrambe le sonde sono in orbita intorno alla Luna: LADEE è in un'orbita equatoriale (da est a ovest), mentre LRO è in orbita polare (da sud a nord). A volte, però sono molto vicine tra loro e il 15 gennaio 2014 erano ad una distanza di 9 chilometri l'una dall'altra.

Tutti e due i veicoli sono in orbita intorno alla Luna ad una velocità di circa 1.600 metri al secondo.

La fotocamera Narrow Angle Camera (NAC), che fa parte della Lunar Reconnaissance Orbiter Camera (LROC) a bordo della sonda LRO, insieme ad un'altra NAC e ad una Wide Angle Camera (WAC), costruisce immagine complete, come quella in apertura, una riga per volta. Catturare, quindi, un bersaglio piccolo e veloce come LADEE non è cosa semplice.

Quel giorno, LADEE passò sotto il piano orbitale di LRO pochi secondi prima che LRO attraversasse il piano orbitale di LADEE.
Le squadre così hanno ruotato LRO di 34 gradi verso ovest in modo che LEDEE passasse sotto un frame (cioè, una riga) della fotocamera LROC.

Come da programma, il 15 gennaio 2014 alle 1:11 UTC, le due sonde si sono viste per appena 1,35 millisecondi.

Credit: NASA/Goddard/Arizona State University

In realtà, LADEE, che misura 1,9 metri per 2,4 metri, occupa quattro righe nell'immagine LROC ed è distorta da destra a sinistra.

In questa ripresa LADEE ha una scala di 9 cm per pixel ma le sonde erano anche in movimento (a 1.600 metri al secondo) e quindi, i pixel sono anche sfocati, in entrambe le direzioni, di circa 50 centimetri.

I tecnici hanno perciò cercato di allineare il target per minimizzare la distorsione della sonda, necessariamente a discapito del paesaggio lunare.
Il dettaglio ottenuto, però, ha permesso di identificare alcuni particolari del veicolo spaziale, visibili nella seguente immagine annotata.

Davvero un grande ed ottimo lavoro!

Credit: NASA/Goddard/Arizona State University


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