Fotografare con lo smartphone: i consigli per Android e iOS secondo LG

Creato il 03 ottobre 2015 da Enjoyphone

Se in passato la fotografica era un’arte in cui pochi potevano cimentarsi, soprattutto a causa degli alti costi, con l’evoluzione delle fotocamere ma soprattutto con la comparsa degli smartphone, catturare immagini è ormai diventata un’azione talmente comune che non ci preoccupiamo più di come esse vengano in realtà, limitandoci ad osservare il soggetto nella sua complessità.

Gli obbiettivi dei telefoni sono realizzati sempre meglio e accompagnati da sensori risoluti in grado di creare, almeno teoricamente, fantastici scatti. A ricordarcelo è LG che, attraverso una serie di slide, ci fornisce alcuni semplici consigli per sfruttare al meglio la fotocamera del suo ultimo top di gamma, ma che noi possiamo applicare più genericamente a tutti gli smartphone in commercio.

Coltivate la passione del vero fotografo e, in compagnia del vostro smartphone e di questi consigli, iniziate ad esplorare il mondo accanto a voi: ogni luogo è infatti ricco di splendidi angoli lussureggianti che attendono di essere scovati!

1. Shooting from above

Scattare una foto con il sensore rivolto verso il basso può contribuire a nascondere piccoli difetti, come doppio mento e spiacevoli linee che tendono ad essere nascoste.  In alternativa, qualora voleste includere nel campo visivo del sensore anche strutture architettoniche alte e slanciate, potreste provare ad abbassare le spalle così da aumentare lo spazio destinato alle costruzioni.

2. Velocità di esposizione

Per creare effetti di mosso voluti, o catturare istanti assai brevi, modificare la velocità dell’otturatore è un’azione necessaria ma che in molti ignorano: sono a conoscenza del fatto che la maggior parte della applicazioni per eseguire foto non consente la modifica di questo tipo di parametro, benché con l’avvento delle nuove API spero vi siano notevoli miglioramenti.

In ogni caso, ricordatevi che la fotografica, come ci ricorda anche la parola stessa, richiede luce: pertanto non potrete ridurre i tempi e chiudere il diaframma in presenza di scarsa illuminazione.

La velocità dell’otturatore determina infatti, il lasso di tempo in cui il sensore della fotocamera riamane esposto. L’aumento dei tempi di esposizione deve essere eseguito con parsimonia onde evitare spiacevoli effetti: più è basso, maggiore luce sarà necessaria; più è alto, minore sarà la luminosità minima dell’ambente, benché potrete incorrere in mossi indesiderati.

3. Regola dei terzi

I parametri precedentemente descritti, incidono notevolmente sul risultato finale; tuttavia in assenza di un soggetto, o di un gruppo di oggetti correttamente disposti, i nostri sforzi sarebbero vani.  Ecco quindi che la regola dei terzi giunge in nostro soccorso. Il concetto è semplice: occorre visualizzare la struttura da catturare orizzontalmente o verticalmente tripartita.


La strana griglia di rettangoli presente in quasi tutte le applicazioni per Android e iOS serve proprio a questo. Il soggetto andrebbe posizionato in uno degli angoli del rettangolo centrale, laddove si intersecano le linee. Ponete attenzione anche agli eventuali spazi morti che potrebbero crearsi.

4. Gli ISO

Con il termine ISO si intende la sensibilità del sensore fotografico (o della pellicola): più basso è il valore meno luce sarà in grado di catturare. Solitamente ciò è compensato da un’esposizione allungata.

Anche in questo caso, potrete aumentare il valore massimo o diminuirlo adattandolo alle condizioni della scena da catturare. Tenete a mente un semplice concetto: se incrementando la sensibilità potrete abbassare i tempi di esposizione, andrete in contro al così detto rumore fotografico, che costella di minuscoli puntini colorato la fotografia.

5. Panorami

Non sempre i soggetti sono di piccole dimensioni, anzi talvolta potrebbe capitare di trovarsi nella condizione in cui l’oggetto da catturare è una montagna o un canyon. In questo caso, sarà necessario abilitare l’opzione panorama: essa scatterà un insieme di fotografie poi elaborate dal software interno per la realizzazione di un’unica grande immagine!

6. HDR