Fotografare la musica. E i musicisti!

Da Marcoscataglini
Per una volta, invece che al paesaggio e alla natura, mi sono dedicato alla musica, o meglio ai giovanissimi musicisti che hanno "invaso" Tuscania per una settimana in occasione del Campus delle Arti 2011. Si tratta di una bellissima iniziativa grazie alla quale giovani e giovanissimi musicisti di tutta Italia si incontrano e perfezionano la loro arte con l'aiuto di maestri di altissimo livello. Quest'anno, dunque, le più belle chiese di Tuscania risuonavano delle note di violini e pianoforti. Uno spettacolo nello spettacolo! Pur amando incondizionatamente la fotografia, debbo confessare di ritenere la musica la regina delle arti, l'unica davvero capace di emozionare fin nei più nascosti recessi del nostro essere, l'unica in grado di elevarci e distaccarci dal piano della quotidianità. Perciò, poter unire fotografia e musica è stata davvero una bellissima sfida, anche se molto lontana da ciò che faccio di solito. Però credo che sia importante per un artista, almeno ogni tanto, lanciarsi delle sfide, e naturalmente accettarle con entusiasmo. Praticare attività nuove ci consente di confrontarci con i nostri limiti, le nostre capacità, anche le nostre paure, e di trovare magari nuovi stimoli e nuove idee. E' un po' come fare un viaggio, o trasferirsi a vivere in un'altra località rispetto a quella in cui siamo nati e cresciuti. Nuove terre e nuovi incontri ci forniscono il materiale per nuovi pensieri, nuove emozioni e nuove prospettive. Il provincialismo e l'immobilismo sono due mali da evitare con risolutezza! Naturalmente, ho affrontato questa serie di fotografie nel modo che considero più personale e in linea con i miei gusti e la mia emotività. Intendo dire che i genitori dei ragazzi o gli stessi partecipanti al Campus, probabilmente si sarebbero aspettati qualcosa di più tradizionale. Cioè le foto ricordo di tutti ragazzi, ripresi in modo da essere perfettamente riconoscibili e quasi in posa. Magari resteranno delusi. Ho infatti cercato l'espressione particolare, lo sguardo corrucciato, la foto non perfetta, ma significativa. Non intendevo realizzare un servizio tipo "fotografia di eventi" (con tutto il rispetto e la considerazione per chi pratica questa difficile attività!). Volevo solo lasciarmi guidare dall'ispirazione. Non tutte le immagini sono venute come avrei voluto. Ma sono comunque soddisfatto del risultato. E di ciò che ho imparato. Vi offro qui alcune delle mie immagini preferite. Spero che vi piacciano. Presto sarà disponibile un libro fotografico a tiratura limitata con le 50 immagini più belle del progetto. Forse potrebbe interessarvi, chissà...