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"fotografato" un miracolo: quando uno spermatozoo raggiunge un ovulo...

Creato il 25 ottobre 2010 da Alessandro @AleTrasforini
La scienza, nel progredire del tempo, riesce a trovare sempre più argomentazioni valide con cui convincerci della sua forza.
Applicandosi ed analizzando la realtà riesce, infatti, a spiegare una consistente fetta delle dinamiche di vita umane. Fino all'altro ieri, tanto per fare l'ultimo esempio, era mistero sul come i due gameti maschile e femminile potessero arrivare ad interagire tra loro, una volta fatti incontrare.
Per centinaia di anni, infatti, è stato di grande fascino immaginare il come ed il quando spermatozoo ed ovulo potessero unirsi, dando secondo qualche strana equazione origine ad una vita nuova.
Dilemma risolto, parzialmente, con lo straordinario risultato conseguito dai ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma.
L'equipe è infatti riuscita, attraverso un lavoro duro ed instancabile, a descrivere la struttura tridimensionale dell'intero recettore sull'uovo che lega lo spermatozoo.
Tutto questo proprio negli istanti iniziali della fecondazione.
Spiegazione di un miracolo assolutamente inspiegabile? Al momento, di tale scoperta interessano le possibili conseguenze in chiave futura.
Grazie a questo monitoraggio, infatti, potrebbero essere spiegate cause oggi sconosciute di infertilità, oltrechè sviluppate nuove tecniche di contraccezione.
I risultati, pubblicati sulla rivista Cell, promettono il raggiungimento di numerosi traguardi.
Non a caso, forse, il gruppo di ricerca è stato guidato dall'italiano Luca Jovine.
Si potrebbe sparare ancora sul pietoso stato della ricerca italiana, ma questa è (purtroppo, nds) vista come un'altra e meno alta storia.
Il gruppo di ricercatori è riuscito a determinare, per la prima volta, la struttura tridimensionale dell'intera molecola recettore (in gergo ZP3, nds) capace di legare lo spermatozoo all'ovulo femminile.
L'opinione del capotruppa italiano è ottimistica, riguardo le possibilità aperte dallo studio intrapreso:
"[...] Questi dati offrono un'immagine unica del lato femminile della fecondazione. Tuttavia, questa è solo metà della storia. Il nostro prossimo obiettivo sarà quello di affrontare la parte complementare, cioè le molecole che permettono allo spermatozoo di legarsi all'uovo. [...]"
Chi crede ancora che la ricerca non serva ad ottenere qualcosa di infinitamente grande, abbia il coraggio di scagliare la prima pietra.

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