A un certo punto decide di aggregarsi coi suoi a un convoglio militare tedesco, camuffato da sottufficiale della Wehrmacht e fingendosi ubriaco.
Tuttavia, nel corso di una ispezione da parte dei partigiani a Dongo viene riconosciuto, disarmato e catturato. Il Comitato di Liberazione Nazionale si rifiuta di consegnarlo e decide di giustiziarlo.
L’esecuzione ebbe luogo a Giulino, nel pomeriggio del 28 aprile; la Petacci fu colpita mentre si frapponeva tra i partigiani e Mussolini. Poco dopo, a Dongo, vengono uccisi anche altri gerarchi, per un totale di 15 persone più Marcello Petacci. L’intento era eguagliare il numero di partigiani fucilati per rappresaglia dai Tedeschi il 10 agosto 1944 ed esposti a piazzale Loreto a Milano.
I diciotto cadaveri vengono portati il giorno seguente nello stesso piazzale Loreto dove Mussolini, Claretta, suo fratello e quattro gerarchi vengono issati per i piedi alla pensilina di un distributore di benzina. Furono rimossi da una squadra di partigiani nel primo pomeriggio.
La foto che ritrae la scena fu riprodotta in numerosissime copie e venduta a molti soldati Alleati.
Per leggere le puntate passate e future (è possibile anche questo nel Blog delle Ragazze