Arriva a Pordenone Jim Goldberg, fotografo americano classe 1953. La sua arte fotografica ha le radici nel tessuto sociale più vero e sporco della società contemporanea. Gli outsider, i poveri, i dimenticati, non solo vengono fotografati nei loro ambienti di vita quotidiana, ma soprattutto vengono lasciati parlare
Dal 6 novembre al 30 gennaio, nella nuova sede della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea progettata da Thomas Herzog, i curatori Valerie Fougeirol e Marco Minuz presenteranno la più grande retrospettiva mai realizzata in Italia su Goldberg.
Oltre trecento opere, tra foto, video, installazioni e libri, che documentano un’attività sul confine tra arte e comunicazione pubblicitaria.
Le foto di Goldberg infatti vengono spesso utilizzate per campagne promozionali dai grandi marchi della moda, ma non per questo perdono il loro valore.
L’esigenza del racconto, originale, complesso, frammentario, di queste vite in apparenza semplici, va infatti oltre ogni finalità commerciale. Basta vedere Rich and Poor (1977-1985), una stridente indagine sui contrasti della società americana negli anni del rampantismo dilagante.
Scatti che non cesseranno mai di esprimere la loro potenza emotiva, la verità di quelle scritte tracciate a pennarello sulle stampe dalle stesse persone che hanno affidato allo sguardo di Goldberg la piccola, unica ed irreversibile esperienza delle loro vite.
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