FOTOGRAFIA: Lo strano mondo di Maria Wayne di Stefano

Creato il 05 giugno 2015 da Osso Magazine @ossomagazine
Maria Wayne di Stefano, 24 anni, è un'artista italiana. Nata in un piccolo borgo medievale in Abruzzo e poi trasferita a Roma, Maria ha vissuto per due anni a Parigi dove si è laureata alla Sorbona. Oggi vive in Inghilterra dove sta ultimando gli studi presso l'Università delle arti creative, la UCA di Canterbury. Dopo la prima laurea in Storia dell'Arte, Maria ha sentito il desiderio di realizzare qualcosa di suo; spinta sopratutto dal fratello Pierpaolo, un fotografo, ha deciso di entrare in una scuola di Belle Arti. Raccontandoci la sua storia si è soffermata sull'importanza della formazione in Storia dell'Arte: "è stata e resta fondamentale per me in quanto credo che la frequentazione consapevole dell'Arte accresce il mio potenziale concettuale che sostiene quello estetico". Le ispirazioni sono molte e diverse tra loro: Maria si è soffermata a studiare soprattutto i lavori di vari artisti, tra cui Sarah Lucas, Larry Clark, Jeff Wall, Francesca Woodman, Nobuyoshi Araki e David Lynch, riuscendo a creare un lavoro estremamente contemporaneo e allo stesso tempo estremamente al di fuori del tempo. "Gli spazi intimi, scenici e familiari fanno da sfondo a situazioni perverse e che creano disagio", ci ha spiegato la fotografa. "Giocare con i codici e le convenzioni, mostrare la falsità e l'assurdità della vita di tutti i giorni con nuove associazioni per denuncia il dilagare del non senso". Le immagini di Maria sono molto d'impatto: la narrazione non è mai esplicita, ma sofisticata e ambigua. La fotografia si trasforma in un'anti-celebrazione dove non c'è ne un'aperta protesta ne l'accettazione, ma una fredda provocazione in cui lo scopo non è “shockare” ma trasmettere inquietudine. Chiacchierando con Maria abbiamo avuto modo di chiederle come sia cambiato il suo lavoro nel tempo. Ci ha risposto così: "credo che le mie foto siano diventate più scarne e minimaliste. Sto cercando di eliminare il superfluo per avere un immagine epurata, diretta". In quanto alla tecnica, Maria si confronta ancora con due realtà diverse: "da una parte mi interessa la riproduzione meccanica, dall'altra le imperfezioni e “la manualità” che mostrano il processo di produzione del lavoro e che lasciano una traccia come se narrassi una storia". Ad oggi Maria predilige la fotografia analogica rispetto a quella digitale, ma comunque rimane analogica rispetto alla preparazione: "mi piace preparare con cura il set e le luci piuttosto che usare photoshop", e, come dice lei, eventuali errori accidentali sono parte integrante della foto e la rendono peculiare. I progetti prossimi di Maria sono molti. Per ora si concentra su diversi reportage a cui sta lavorando, nel futuro le piacerebbe collaborare con band musicali curandone l'aspetto visuale. Potete restare in contatto con Maria attraverso il suo sito. Immagini di Maria Wayne di Stefano var addthis_config = {"data_track_addressbar":true}; 5 giugno 2015

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